OGGETTO: L'alba di una nuova intesa cordiale
Dal Dispaccio #17 del 25.03.2024
Dopo la perdita dell’alleato italiano, la Cina punta sulla Francia. In queste settimane il Comitato Centrale del PCC e l’Eliseo lavorano a un incontro fra Macron e Xi.
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L’incontro faccia a faccia a Parigi e poi al Castello di Versailles tra il Presidente francese Emmanuel Macron e il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi del 20 febbraio si è rivelato molto produttivo. L’obiettivo dell’incontro era quello di definire gli interessi bilaterali dei due Stati in vista della prossima visita del presidente cinese Xi Jinping in Francia.

Questo articolo è stato inserito nell’ultimo Dispaccio, una lettera confidenziale di 8 pagine in pdf riservata ai membri del nucleo operativo di Dissipatio con contenuti e informazioni esclusive e inedite. Sempre da stampare, maneggiare, e conservare con cura.

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I più letti

Per approfondire

È tutta una questione di legge elettorale

Per la gioia di politologi e aspiranti tali, il voto parallelo nel Regno Unito e in Francia ha dimostrato la fondamentale importanza delle regole del gioco. Sta tutta qui la differenza fra stabilità e instabilità. Come Londra, anche Parigi si prepara ad ospitare un Primo Ministro di sinistra, tutto il contrario di quanto ci si aspettava fino a qualche giorno fa, quando Bardella già si sentiva a Hôtel Matignon, mentre adesso il nuovo inquilino andrà pescato fra i giovani rampanti del precario Nuovo Fronte Popolare.

Prospettive di coabitazione

Il disastroso risultato di Emmanuel Macron alle Europee ha provocato lo scioglimento dell'Assemblea Nazionale francese e il conseguente ritorno alle urne. Si preannuncia così un periodo di coabitazione, storicamente occasione per logorare molto più gli uomini e le donne di governo che non la Presidenza della Repubblica. Chi avrà da perdere nei prossimi mesi, dunque, sarà Marine Le Pen, la quale dovrà giocarsi con intelligenza le proprie carte.

La sconfitta dell'asse

Macron e Scholz escono con le ossa rotte dalle europee. Il primo ha già chiamato elezioni parlamentari per poter imbrigliare i lepenisti, il secondo ancora non ha una ricetta per contenere l'avanzata conservatrice, che sembra un problema anche per Friedrich Merz. Alla loro sconfitta si accompagnerà un allontanamento dalle politiche belliche e green, anche qualora si andasse verso una sostanziale riconferma della maggioranza "Ursula". Ipotesi al momento più quotata, nonostante aleggi l'ombra di una Commissione "tecnica".

Houellebecq, il poeta

In attesa dell’ultimo libro, sfogliamo il Baudelaire dei bassi istinti, quello per cui “la vita consiste – essenzialmente – nel grattarsi”

L'Est è il nuovo mondo

Viene riaperto il dialogo riguardante il RIC, meccanismo trilaterale tra Russia-India-Cina ormai inattivo dal 2020. I ministri degli Esteri dei rispettivi paesi, in modo diverso tra loro, esprimono il loro interesse al possibile ritorno di tale formato. In ambito commerciale e politico sarebbe un grande balzo in avanti, ma rimane la criticità nei rapporti bilaterali tra Pechino e Nuova Delhi che, nonostante il miglioramento, sono ancora in uno stato grigio. Le tariffe aggressive di Trump hanno senza dubbio favorito il ritorno di questa opzione, che nelle intenzioni dei tre paesi rappresenterebbe un ulteriore avanzamento per arrivare a costruire un sistema geopolitico multipolare.

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