L’insostenibile ottusità del riarmo

Aumentare la spesa militare, come sostenuto dalla Premier, per sostenere sull’asse geopolitico il ruolo del nostro Paese nel caos mondiale (segnato dalla rimonta delle politiche di potenza degli Stati Uniti e il consolidarsi dei loro rivali) è davvero una scelta previdente o corre il rischio di trascinarci in una spirale fatale con una guerra ai confini che avremmo tutto l’interesse a disinnescare?

Il senso di Helsinki per la guerra

I rumori ovattati dalle distese innevate non allontanano i pericoli incombenti di un rinnovato conflitto. Epigoni dei combattenti degli anni Quaranta, i finlandesi si preparano al peggio e, prima che il sole sorga, si accingono a difendere per l’ennesima volta la loro terra dal nemico di sempre, la Russia.

Serve un Ministero della marina

Dopo il Nord Stream, ad oggi quasi confermata la mano ucraina, e i tentativi Houthi nel Mar Rosso, continua la guerra subacquea. Dai Baltici al Mare d’Irlanda continuano i tentativi russi di disturbare, perlomeno, le “occidentali” linee strategiche di comunicazione. Il Governo italiano tenta più che onorevolmente e con criterio, per la prima volta dopo tanti anni, di resuscitare la marittimità: un suo atavico connotato strategico.

L’Europa incompiuta

Le crisi non attendono, la carta patinata esprime solo un moto dell'animo che, guardando ad un unico aspetto, quello del business, tralascia prospettive operative, tempistiche, fattibilità. L'Europa - anche leggendo l'European Defense redatto dal Boston Consulting Group - si scopre più indifesa e meno coesa che mai in un momento in cui i ritardi appaiono incolmabili e la politica assurge allo stato di pura impalpabilità.

Unifil, storia di una linea blu

Il terreno di scontro libanese fra Iran e Israele riporta alla ribalta i dilemmi sulle missioni di pace e le regole d’ingaggio delle Forze Armate italiane che nella Storia recente hanno perpetuamente dimostrato capacità di combattimento con risorse spesso opinabili e un’opinione pubblica contraria. Il Dpp 2024-26 ha il merito d’avere grandi ambizioni, ma risulta ancora evanescente sul piano strettamente strategico e tattico.

Addio alle armi

Uscito di colpo dal suo trentennale letargo, il blocco euro-atlantico pianifica timidamente il riarmo. Mancano però gli uomini, troppo pochi e troppo anziani; e d’indossare l’uniforme i giovani non ne vogliono sapere. Analisi di una crisi annunciata, tra impasse politico-militare e tensione generazionale.

La fondamentale importanza dei missili ipersonici

Seicento chili di tritolo sparati a ottomila chilometri orari: le superpotenze sono già al lavoro, l'Italia deve cominciare a pensarci se non vuole rimanere col cerino in mano.

L’esercito europeo resta una chimera

Senza mezzi all'avanguardia, ma soprattutto senza le giustificazioni ideologiche, l'idea di un continente in armi è ben lontana dal diventare realtà.

Il mestiere delle armi

Dopo una moneta senza Stato, un esercito senza Stato?

Il siluramento della Moskva è un messaggio alla Cina

Un missile nel cuore dell'Indo-Pacifico, il principale obiettivo degli Stati Uniti.