L’antioccidentalismo fatto uomo

Il Burkina Faso, tra gli Stati economicamente più depressi del mondo, si appresta a diventare il centro di una nuova Africa. In prospettiva, il suo sviluppo potrebbe aggiungere allo scacchiere geopolitico un attore con cui le potenze dovranno necessariamente confrontarsi. A trainare il rinnovato spirito: Ibrahim Traorè, idolo delle masse fuori e dentro il Continente. Considerato da molti il nuovo Thomas Sankara, si propone di creare una nuova Africa sotto un unico valore condiviso da tutti i suoi abitanti: l’antioccidentalismo.

Terrorista, pentito, nipote

Alberto Franceschini è morto, ma non la discussione attorno alla sua figura. Cofondatore delle Brigate Rosse, dissociato, carcerato, poi pentito a metà, mai davvero riabilitato. Un uomo cresciuto tra le ceneri della Resistenza e precipitato nell’incubo della lotta armata.

L’arte di diventare qualcun altro

Scrittrice, studiosa d’arte e polemista, Susan Sontag (1933-2004) è stata testimone di un tempo nel quale l’intellettuale poteva ancora stabilire dei precisi confini tra vita pubblica e vita privata. Nella monumentale biografia scritta dal premio Pulitzer Benjamin Moser, Sontag (Rizzoli, 2024), emergono i tanti perché di una scelta del genere. Così come le contraddizioni di una donna tutt’altro che pacificata, disposta a fare qualunque cosa pur di battagliare. La sua lezione, oggi che gli intellettuali sono indefessi narcisi, è più che mai viva e attuale.

L’uomo e il silicio

Dall’invenzione del primo microprocessore al pensiero sulla coscienza, Federico Faggin incarna lo slancio geniale dell’innovazione italiana nel mondo. Fisico, pioniere del silicio e filosofo dell’informazione, ha trasformato l’elettronica e ridefinito il rapporto tra mente e macchina. Una vita tra Vicenza, la Silicon Valley e le profondità dell’essere, sempre con lo sguardo rivolto a ciò che viene dopo.

Prezzolini oltre la destra e la sinistra

Mentre la politica tende a frammentarsi in identitarismi e semplicificazioni, c’è chi cerca di riscoprire le radici del pensiero oltre le etichette e i formalismi. Giuseppe Prezzolini, in questo, è fondamentale per superare la rigidità della dicotomia destra-sinistra. Il suo pensiero conservatore, al di là degli stereotipi, non vuole essere semplicemente una delle tante “destre” ma un modo alternativo di intendere la realtà.

Augusto Del Noce e la tradizione come riforma

Secondo Luciano Lanna, tutto il lavoro intellettuale di Augusto Del Noce va letto in funzione di un pericolo di dissipazione dei valori tradizionali con l'avvento di una nuova società, quella opulenta, come da lui stesso definita. Ovvero di una forma totalitaria, dai tratti nichilistici, che poteva essere combattuta solamente mediante un nuovo afflato di valori etici di stampo platonico.

La profezia di La Pira

Dalla “città del monte” Giorgio La Pira lanciò negli anni Cinquanta la sfida allo sradicamento della presenza di Dio e al materialismo ateo portati dal comunismo, valorizzando il ruolo di “cerniera” tra Paesi occidentali e afro-asiatici che l’Italia aspirava a giocare. Sono passati settant'anni e il suo pensiero è ancora incredibilmente attuale.

Il ritorno del Re

Il nuovo nemico della frangia democratica a stelle e strisce sembra, in realtà, essere molto più antico. Tra provocazioni e raffinate considerazioni, Curtis Yarvin a.k.a. Mencius Moldbug propone un'interessante sintesi tra monarchia e accelerazione, colpendo l'apparato democratico dove fa più male: nel suo cuore profondamente aristocratico.

Il solitario di Providence

Guardare all’esperienza esistenziale e letteraria del H.P. Lovecraft significa calarsi in un contesto di profondi rivolgimenti per gli Stati Uniti. Il suo slittamento imperiale è già percepibile. La sua estroflessione e la sua corsa alla modernità la collocano già in testa alle nazioni occidentali, prima del definitivo collasso dell’Europa dopo il 1945. L’uomo Lovecraft, figlio di un’America anglosassone, sta assistendo all’affermazione sempre più forte dell’Heartland a trazione teutonica nel Midwest e alla diluizione del potere anche culturale del cordone ombelicale inglese. Se Steinbeck dà voce all’America profonda dinanzi alla Grande Crisi del 1929, egli si fa cantore degli anglosassoni scalzati dal potere, lontani tanto dall’America rurale, quanto dal cuore newyorkese della modernità statunitense.

Vent’anni di Tiziano Terzani

Quando ancora gli entusiasmi erano alti, Tiziano Terzani riuscì a riconoscere l’errore della Modernità e trasse le conseguenze. Oggi, che il tema della crisi occidentale appare, al contrario, inflazionato e onnipresente nel dibattito pubblico, tutti menzionano il giornalista fiorentino, ma nessuno prova ad ascoltarlo. Un ricordo in occasione del ventesimo anniversario dalla morte.

Populismo in salsa baltica

In Lituania il populismo guadagna consensi, Nemuno Aušra (l’alba di Nemunas) è ora il terzo partito del Paese: la nuova formazione di Remigius Žemaitaitis ha ottenuto il 15% dei voti. In molti sono d’accordo con Gitanas Paluckas, potenziale prossimo Primo Ministro, nell’affermare che il suo successo non sia altro che una “bolla inflazionata” destinata a scoppiare dopo le elezioni; ma anche se effettivamente questo scenario si verificasse resta il fatto che venti rappresentanti del partito siederanno nel Parlamento monocamerale. La bolla inflazionata è stata votata da oltre 186.000 lituani. Il populismo attrae e questo è un fatto che non può essere ignorato.

Il nuovo controllo psicopolitico

L'importanza del pensiero di Byung-Chul Han è ormai inaggirabile, perché mette al centro l'impatto tecnologico sulle nostre vite e sul mondo che verrà. Questo, nella fase di affermazione dell’A.I., si dimostra linfa imprescindibile ad alimentare il dibattito e le domande sul presente, anarcoide e indomabile, che stiamo vivendo.
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