Un corsaro in redazione

Per la prima volta, in un unico volume dal titolo "Pasolini e il Corriere della Sera 1960-1975" (Fondazione Corriere della Sera, 2025, a cura di Gianluigi Simonetti), sono stati raccolti in ordine cronologico tutti gli articoli che PPP scrisse per il quotidiano di via Solferino. Rileggere questi scritti, a cinquant’anni dalla tragica scomparsa dell’autore, significa fare i conti con il vuoto giornalistico di oggi, in cui nessuno è più in grado di provocare, di andare contro le convinzioni dei propri lettori. Lasciando campo libero alla logica dell’algoritmo e al tribalismo.

Le droghe e il destino dell’umanità

A distanza di quasi trent'anni, "Writing on Drugs" di Sadie Plant (ribubblicato nel 2024 da Nero Edizioni come "Scritti sulla/sotto droga") rimane la via migliore per capire come le sostanze stupefacenti abbiano influenzato - e in alcuni casi deciso - la storia dell'uomo.

Il sogno cinese è appena iniziato

Saggio denso e visionario, "La Cina ha vinto" di Alessandro Aresu (Feltrinelli, 2025) invita a guardare oltre i pregiudizi occidentali per comprendere la logica profonda del potere cinese. Attraverso la figura di Wang Huning, teorico del "Partito-Impero", Aresu mostra come conoscenza, pazienza e armonia sociale abbiano reso la Cina un attore indispensabile dell’equilibrio mondiale contemporaneo.

C’era una volta il demone letterario

Il legame tra politica e letteratura ha alle spalle un passato nobile fatto di preziose e vicendevoli influenze. I grandi leader e capi di stato moderni, ma ancor prima re e imperatori, si sono sempre abbeverati alla fonte letteraria traendone la legittimazione e il fondamento del proprio potere. Oggi le cose sono molto cambiate. Il diplomatico Fernando Gentilini, in "I Demoni. Storie di letteratura e geopolitica" (Baldini Castoldi, 2023), si occupa proprio di questo cambiamento epocale. Il cui esito è tutto da immaginare.

Passato futuro, futuro passato

Quello descritto da Lorenzo Benadusi ne "Il mondo che verrà" (Laterza, 2025) è un momento preciso della nostra storia in cui si pensava, in maniera sinceramente appassionata, al futuro. Immaginando un’umanità redenta e finalmente felice e pacifica. L’imbrunire assorto e carico di aspettative che salutò il secolo XIX per accogliere il XX, mentre gli imperi europei sembravano contendersi il pianeta, non lasciava presagire, un giorno, la carneficina ininterrotta del 1914-1945.

La fine della cristianità

Dal tramonto della cristianità al ritorno del paganesimo: Chantal Delsol racconta la lunga ritirata della Chiesa e il nuovo orizzonte spirituale dell’uomo contemporaneo, tra nostalgie perdute e silenziosi testimoni del Vangelo.

Cronistoria della Germania ordoliberale

Comprendere la necessità strategica per lo Stivale di affrancarsi dalla subordinazione al dominus tedesco recuperando spazi di agibilità per far valere una politica economica espansiva che assicuri una piena occupazione riacquistando margini di spesa pubblica, equivale a conoscere le dottrine ordoliberaliste che fanno da impalcatura per il sistema europeo per come lo conosciamo.

Il motore nascosto delle nuove proteste

In “Vent’Anni di Rabbia” (Mondadori, 2024) si trova una chiave fondamentale per comprendere il presente politico. La rabbia, fonte dell’agire umano, è stata a lungo sottovalutata come causa dei fenomeni politici. I moti di protesta contemporanei ruotano attorno ad essa, e perciò non la si può più ignorare. Carlo Invernizzi-Accetti propone al lettore una interpretazione agile e chiara di rivolte postmoderne quali i Gilet Gialli o il MeToo, indecifrabili se affrontate senza coglierne le specificità.

Il canto del solitario

Nell’autobiografia di Franco Marcoaldi, poeta e giornalista culturale di lungo corso, si percorre la via della diserzione dai fatti del mondo, dall’appartenenza a questo o quello schieramento. Ma non la via della fuga. Anzi, scegliere di stare da soli e abbracciare il credo solitario, rimanendo comunque in compagnia di scrittori e filosofi, poeti e musicisti, è il solo modo per riappropriarsi, dice Marcoaldi, della nostra vita interiore, mai come oggi messa sotto attacco dalle pressioni della società.

L’universo in settanta pagine

Nel 1929, H.P Lovecraft regala la propria visione del mondo ad uno scrittore suo ammiratore. "Potrebbe anche non esserci più un mondo" (Adelphi, 2025) è la prima traduzione della lettera in cui il Solitario di Providence offre la sua personale critica radicale a romanticismo, progresso e democrazia, e la proposta di un ordine per pochi, contro il caos indifferente della modernità.

Alle origini del gioco al massacro

Intrattenimento sadico senza alcuna catarsi: è questa la proposta del giapponese Koushun Takami nel suo celebre romanzo Battle Royale, in cui immagina il rito annuale che prevede la selezione casuale di una classe di scuola media che dovrà ammazzarsi a vicenda, sotto la minaccia di essere a loro volta uccisi dai soldati del regime qualora rifiutassero, fino a che non rimanga un unico vincitore. Un gioco al massacro che è diventato, oggi, la forma principale di fruizione dello spettacolo, politico e non solo.

Il peso dei millenni

Gli iraniani hanno capito di dover fare da soli: oggi come in ogni fase della propria storia millenaria, i persiani sanno piegare il tempo a proprio vantaggio. Se n'è reso conto Michael Axworthy, scrivendo in “Breve storia dell’Iran” (Einaudi, 2010), come molto dell’anima attuale dell’impero persiano, ai più incomprensibile, sia il frutto di una stratificazione che ha lasciato intatte le ambizioni e la tenacia del suo popolo attraverso i millenni.
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