La globalizzazione spezzata

L'attuale policrisi sta riscrivendo l’ordine globale attraverso sanzioni e controlli giuridici che finiscono con il frammentare le catene del valore. Luca Picotti in "Linee invisibili" (Egea, 2025) descrive le nuove geografie della globalizzazione, dove il diritto diventa strumento di potere e linea di frattura.

Un mondo apolare

Andrea Muratore, ne “I confini più pericolosi del mondo” (Newton Compton, 2025) delinea i punti di rottura e di pressione della globalizzazione. Il confine, da rassicurante linea definita diviene sfumato e multisettoriale, gli Stati si confrontano con “non-Stati” e potentati economici. È un interregno che non lascia scrutare l’orizzonte.

I popoli al centro

Nell’ultimo libro di Dario Fabbri - Il destino dei popoli. Come l’umanità ha fatto la storia e creato il nostro tempo (Gribaudo, 2025) - l’autore restituisce la Storia alla sua più autentica materia prima: gli esseri umani. Fabbri indaga come le comunità si trasformino nel tempo attraverso paure, ambizioni e assimilazioni, ponendo l’antropologia al centro della geopolitica.

Ideologie da post-orgia

Tutto è politico, eppure la politica non è mai stata così sterile come oggi. Anton Jäger nel suo saggio "Iperpolitica" (Nero Edizioni, 2024) ricostruisce quelle che a suo avviso sono le motivazioni: la sfera sociale è stata svuotata delle sue strutture; solo l'individuo ha impatto, ma nella sua atomizzazione gli effetti evaporano al mutare dell'attenzione collettiva. Essa è ormai modellata dalle nuove forme di aggregazione - social media e chat - che rendono immediata la comunicazione, ma difficile costruire comunità durature dalle quali non sia così facile uscire.

Una storia lunga tremila anni

Il conflitto israelo-palestinese non è una serie irrazionale di brutalità reciproche ma un fenomeno storico intellegibile. Con ragioni interne, più importanti delle strumentalizzazioni internazionali. Lo storico israeliano Ilan Pappé ha provato a ricostruirlo in "Brevissima storia del conflitto tra Israele e Palestina. Dal 1882 a oggi" (Fazi Editore, 2024).

I predatori al potere

Nella sua ultima fatica uscita per Einaudi, “L’ora dei predatori. Il nuovo potere mondiale visto da vicino”, il political advisor di Sciences Po Giuliano Da Empoli ricostruisce le mosse degli amministratori del governo ai tempi dei tecno-caudilli e tycoon che popolano i parlamenti e le stanze dei bottoni: la posta in gioco è il tracollo della politica per come la si intendeva e l'ascesa di una sua nuova forma, più violenta e meno moraleggiante.

Un corsaro in redazione

Per la prima volta, in un unico volume dal titolo "Pasolini e il Corriere della Sera 1960-1975" (Fondazione Corriere della Sera, 2025, a cura di Gianluigi Simonetti), sono stati raccolti in ordine cronologico tutti gli articoli che PPP scrisse per il quotidiano di via Solferino. Rileggere questi scritti, a cinquant’anni dalla tragica scomparsa dell’autore, significa fare i conti con il vuoto giornalistico di oggi, in cui nessuno è più in grado di provocare, di andare contro le convinzioni dei propri lettori. Lasciando campo libero alla logica dell’algoritmo e al tribalismo.

Le droghe e il destino dell'umanità

A distanza di quasi trent'anni, "Writing on Drugs" di Sadie Plant (ribubblicato nel 2024 da Nero Edizioni come "Scritti sulla/sotto droga") rimane la via migliore per capire come le sostanze stupefacenti abbiano influenzato - e in alcuni casi deciso - la storia dell'uomo.

Il sogno cinese è appena iniziato

Saggio denso e visionario, "La Cina ha vinto" di Alessandro Aresu (Feltrinelli, 2025) invita a guardare oltre i pregiudizi occidentali per comprendere la logica profonda del potere cinese. Attraverso la figura di Wang Huning, teorico del "Partito-Impero", Aresu mostra come conoscenza, pazienza e armonia sociale abbiano reso la Cina un attore indispensabile dell’equilibrio mondiale contemporaneo.

C'era una volta il demone letterario

Il legame tra politica e letteratura ha alle spalle un passato nobile fatto di preziose e vicendevoli influenze. I grandi leader e capi di stato moderni, ma ancor prima re e imperatori, si sono sempre abbeverati alla fonte letteraria traendone la legittimazione e il fondamento del proprio potere. Oggi le cose sono molto cambiate. Il diplomatico Fernando Gentilini, in "I Demoni. Storie di letteratura e geopolitica" (Baldini Castoldi, 2023), si occupa proprio di questo cambiamento epocale. Il cui esito è tutto da immaginare.

Passato futuro, futuro passato

Quello descritto da Lorenzo Benadusi ne "Il mondo che verrà" (Laterza, 2025) è un momento preciso della nostra storia in cui si pensava, in maniera sinceramente appassionata, al futuro. Immaginando un’umanità redenta e finalmente felice e pacifica. L’imbrunire assorto e carico di aspettative che salutò il secolo XIX per accogliere il XX, mentre gli imperi europei sembravano contendersi il pianeta, non lasciava presagire, un giorno, la carneficina ininterrotta del 1914-1945.

La fine della cristianità

Dal tramonto della cristianità al ritorno del paganesimo: Chantal Delsol racconta la lunga ritirata della Chiesa e il nuovo orizzonte spirituale dell’uomo contemporaneo, tra nostalgie perdute e silenziosi testimoni del Vangelo.
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