L’aborto rimane centrale

Due anni fa il ribaltamento della sentenza Roe v. Wade restituiva la competenza in materia di aborto ai singoli Stati che compongono gli Usa. Da allora il tema è tornato centrale nella dialettica politica non solo oltreoceano, ma anche dalle nostre parti, divenendo così ulteriore motivo di polarizzazione che inevitabilmente si rifletterà alle prossime chiamate elettorali.

Il grande suicidio

Fra gli appartenenti ai corpi di polizia il suicidio è un fenomeno che si riscontra con maggiore frequenza rispetto alla media nazionale. Le cause sono molteplici, molte delle quali fanno riferimento a quella condizione che già Pasolini descriveva sessant'anni fa, in occasione degli scontri alla facoltà di Architettura della Sapienza.

Sulla polemica attorno a Ivan Il’in

La decisione d'intitolare la scuola di politologia dell'Università Statale di Mosca a Ivan Il'in, teorico del cosiddetto "fascismo russo", ha fatto insorgere gli studenti, che hanno sottoscritto in ventimila un appello per costringere il Ministero dell'Istruzione a ritrattare. Ma sarebbe un errore considerare la Russia un Paese intrinsecamente conservatore: la polemica nasce da un diverso approccio alla storia nazionale, pesantemente sotto attacco.

La danza mentale di Mario Draghi

L'ex Premier scherza sul suo futuro alla Fondazione Corriere della Sera, e schiva agilmente le provocazioni sullo scontro sotterraneo con Mario Monti. Ma le battute sul suo futuro europeo arrivano e l'ex BCE non dà l'impressione di volerle schivare troppo.

L’Italia vive nella contea

Le cariche della polizia durante le proteste a favore della popolazione palestinese danno ancora prova di un'Italia stretta tra i necessari dettami dell'Alleanza Atlantica, ai quali sembra essersi volente o nolente asservita. Al di là del fattore umanitario le manifestazione pubbliche non convergono verso alternative credibili, così oggi il Paese ha una collettività svuotata, priva di senso della storia e della realtà. Una Contea di Hobbit che fa fatica a risvegliarsi dal proprio torpore.

Il fondamentalismo è figlio della modernità

L’individualismo religioso nasce dai mali della società occidentale. Su tutti, dalla perdita del sacro cui i fondamentalisti rispondono proponendo con atteggiamento oppositivo una deriva sovrastrutturale. Ben diverso dall'integralismo, il quale esiste proprio per fermare le condizioni che potrebbero portare agli sviluppi della modernità, il fondamentalismo prospera laddove vi è progresso smodato. Tanto che l'uno non potrebbe esistere senza l'altro, e viceversa.

La xenofilia come motore

Descritta come "sentimento progressivo" dal filosofo lituano Algirdas Degutis, la xenofilia si oppone alla xenofobia nell'Europa contemporanea, con organizzazioni umanitarie come Medici Senza Frontiere che contrastano le politiche identitarie. In questo contesto, essa emerge come forza compassionevole, sebbene rimanga la sfida di bilanciare il suo impulso con la consapevolezza critica di non voler naufragare in un atteggiamento ingenuo e incantato.

Le parole e la psiche

Nell'Italia post-pandemia il rapporto fra il numero di lettori e i crescenti casi di burnout riflette uno stato di benessere complesso e frammentato. Mentre la vendita di libri ha registrato un aumento fra i lettori abituali, la propensione alla lettura è diminuita fra gli occasionali, contribuendo a una polarizzazione culturale ancora da decifrare. Parallelamente, l'aumento dei casi di depressione, specie tra i giovani, evidenzia le sfide esercitate del precariato e della pressione lavorativa.

Fantozzi è morto

I concorsi pubblici somigliano sempre più a un placebo di massa, ovvero un modo per ingraziarsi i precari di domani. La figura dell'impiegato fantozziano non esiste più, esiste solo la volontà dello Stato di tenere mansueta una platea gigantesca, che sta sull'ordine delle decine di migliaia di persone, avendo poco o nulla da offrire.

Il mito è poesia del potere

Esplorando la complessità della mitologia politica italiana, si rivela come le narrazioni politiche agiscano plasmando l'immaginario collettivo, influenzando le decisioni politiche attraverso simboli e idee. Attraverso un'analisi dettagliata delle mitologie unitaria ed europeista, emergono le loro implicazioni sulla coesione nazionale e l'azione politica. Una riflessione imprescindibile per comprendere l'identità e il destino dell'Italia contemporanea.

Modalità pipistrello

Affidarsi agli occhi è tanto naturale, quanto velleitario e pericoloso. Pochi grandi bipedi sopra la media sanno che invertire senso e funzione è l’unica vera maniera di sintonizzarsi in questo curioso spazio-tempo che chiamiamo mondo. Di tutti gli organi di senso, il più usato, consumato, bistrattato, divinato, e in fin dei conti mal interpretato, è senza dubbio la vista. Lo sapeva Lazzaro Spallanzani, che molto tempo aveva dedicato a cercare di capire “come vede chi non vede”, studiando approfonditamente i pipistrelli, che in questo sono gli specialisti indiscussi.

Il sovranismo non esiste

Le proteste di Pisa, come ogni protesta degli ultimi anni, assomigliano più a una vaga increspatura in un oceano di conformismo, che non ad un organizzato moto sistemico di dissenso. In l'Italia è impossibile immaginarci diversi, liberi e sovrani. Liberi di attaccare un massacro e specialmente il suo mandante israeliano. Perché l'Italia non è una nazione sovrana: non lo è, in primo luogo, mentalmente.
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