Nato a Firenze nel 1994, vivo a metà strada tra Bologna e Firenze, pieno Appennino tosco-emiliano. Maturità linguistica, poi lauree triennale e magistrale in ambito cinematografico. Ho scritto per svariate testate di approfondimento culturale (tra cui Rai MEDIA e Verocinema) e curato la regia di trasmissioni radiofoniche. Provinciale, abitudinario, sampdoriano, forse animalista.

Trame cinesi

Se è vero che “un’immagine vale mille”, come dicono in estremo oriente, allora quella della guerra può illustrare gran parte della storia del cinema cinese.

Geopolitica delle Serie TV

Le serie tv dell’ultima Golden Age hanno prima generato paure funzionali a rafforzare il sistema americano, poi hanno spinto la tragedia verso la farsa. Un libro necessario di Dominique Moisi.

Giochiamo a fare la guerra?

L’esercito USA ha chiuso definitivamente America’s Army, il videogioco che dal ’99 contribuiva all’arruolamento di nuovi soldati. Si chiude l’era del militarismo vestito da intrattenimento?

Montecitorio, Cinecittà

L’Operazione Scoiattolo ha avuto il merito di ricordarci un’antica regola tutta romana: mai scambiare Montecitorio per Cinecittà.

Il primo “rave party” d’Italia

Sesso, droga e jazz. Nel 1927 Cole Porter scandalizza Venezia. La storia si ripete...

“ITsART”…“Salute”

La piattaforma voluta dal ministro Franceschini è nata male e cresciuta peggio, e il nome da starnuto che le hanno dato è l’ultimo dei problemi: poche esclusive, prezzi alti e un’idea di cultura a dir poco manierista

Oreste Del Buono paga il biglietto

Antonioni è una bufala, Sordi un vigliacco e Risi un re Mida al contrario; Carmelo Bene un genio anarchico e Fellini un amico fraterno. Opinioni popolari e impopolari di Oreste del Buono, un comune spettatore

Reagan, il divo

L’epoca di Ronald Reagan ha forgiato l’immaginario americano. Ma chi è la superstar degli anni Ottanta? Scegliete tra Stallone, Schwarzenegger, Tom Cruise, Kim Basinger e E.T.

Andreotti western

Come il cinema statunitense ha arricchito e soffocato i film italiani. Il nuovo numero del Bestiario parla anche del soft power in pellicola.

Contro la retorica del viaggio cinematografico

Più pensieri, più problemi, più nostalgia, meno quattrini. La commedia nostrana ci insegna sul viaggiare più di qualsiasi film fighetto-autoriale.

Prevenire è meglio che censurare

Una concezione didattica del film e un'incapacità nella lettura delle immagini sembrano essere le due principali cause della recente ondata censoria e politicamente corretta.

Edificio Fellini

Incontri, fonti e sogni del riminese in una mappa del suo tempio-circo.