Stato e Impero tra Ankara, Gerusalemme e Teheran

Il Medio Oriente vive in una eterna aurora geopolitica sempre di là da mostrarsi compiutamente, radicata e stabile in un punto di fuga transitorio. In questo luogo ciò che non ha paura di mostrarsi è la Potenza e i suoi disegni, le sue violente linee di confine attraverso, e in cui, gli Stati lottano tra di loro e contro loro stessi, in un equilibrio costante tra due diverse concezioni di natura e di politica, tra la forma di un ordine statale e la sostanza di uno imperiale.

Monadologia dell’Unione Europea

L'identità di una realtà politica spesso non è ciò che sta alla luce, ma quello che permane nel silenzio, ciò che si nasconde o che è nascosto. Per questo l'astensionismo delle recenti elezioni ha molto da mostrare sulla particolarità dell'Unione Europea e sul funzionamento della politica internazionale in Occidente. Con uno sguardo a Leibniz.

Considerazioni sparse sulla République

Senza più ideali "da universalizzare", la teologia politica francese si ritrova sterile, mentre il suo Stato annaspa ricercando nuovi miti. Per uscire da questa spirale (che quantomeno certifica la presenza effettiva di uno Stato) l'unico modo sembra quello di ricercare un diverso criterio di amicizia-inimicizia internazionale, ma ciò non può essere fatto senza minare alla base ciò che resta della teologia politica francese, il mito stesso del laicismo repubblicano, e dunque della stessa statualità.

Sulla volontà d'(im)potenza internazionale

In un mondo dove la storia smentisce la concretezza politica dei concetti di ordine internazionale e convivenza pacifica, emerge un paradosso: mentre si aggrappano a tali ideali, gli eventi globali evidenziano una crisi morale profonda. Gli Stati si trovano in una lotta per mantenere un'illusione di legittimità universale, mascherando la loro vera natura a-morale dietro principi di realtà fittizi.

Fine della Nazione

La capacità del Politico di programmare e pre-vedere è strettamente legata ad una continua negazione e frammentazione della realtà nella sua interezza, nel suo presentarsi universalmente immanente, inevitabile. Ma alcune narrazioni, come quella relativa all'idea di nazione, hanno ormai senso d'esistere solo in quanto strumento retorico. Un'ulteriore dimostrazione di come il politico si mostri solo nella frattura del suo spazio particolare, non nell'incarnazione di una natura umana astratta.

Europa e katéchon

In questi ultimi anni di disordine globale l'Unione Europea sembra ogniqualvolta prossima ad un bivio, farsi Stato od implodere, che è invero più il limbo nel quale si è rinchiuso un intero Continente. Un limbo che è espressione coerente delle sue forze conservatrici e che dunque chiama in causa questioni molto al di sopra dell'integrazione economica, o di riforme dei patti. Ovvero la cogenza di una idea politica europea, e di una identità, che oggi più che mai non può ridursi ad un Occidente collettivo.

Il secolo americano nello stretto di Formosa

La questione taiwanese, nonostante l'apparente perdita di rilevanza nelle ultime settimane, è ancora il tema geopolitico fondamentale.

Di che pace moriremo

Il conflitto cessa solo attraverso indefinibili armistizi e tregue armate. Parlare di pace è fare politica, e nel caso ucraino ciò equivarrebbe alla fine dell'ordine internazionale.