Insegnante, laureato in lettere moderne con specialistica in storia contemporanea, lettore curioso.

Tutti i nodi della morale

Per comprendere chi siamo bisogna capire da dove si viene, come si vorrebbe vivere, cos’è il bene e cos’è il male, senza rinunciare alla propria identità. Tutto questo ha a che fare, prima di tutto, con una certa idea di progresso morale, che è il cuore di "Nodi. Esperienze di filosofia morale", l'ultimo saggio di Pierpaolo Marrone (Mimesis Edizioni, 2024). Un’indagine sulle pieghe, le imperfezioni, i nodi che affollano il presente confuso che ci circonda.

Il risveglio profondo del femminismo

Tra le pagine di Susan Sontag e Rossana Rossanda si snodano riflessioni ancora vive su femminismo, linguaggio e politica, in un intreccio di critica sociale e introspezione. Dai tabù sull’età alla mercificazione dell’immagine, il confronto con Adrienne Rich e la centralità del privato illuminano questioni che attraversano generazioni, sfidando la retorica dominante e rivelando un femminismo capace di unire l’individuo e il collettivo in un dialogo complesso ma necessario.

Riscossa redneck

Il Sud degli Stati Uniti, da tempo ritenuto la provincia rurale e retrograda dell’America, sta invece emergendo come il nuovo centro pulsante del potere economico e politico del paese. La ristampa de "I terroni dell’impero. Viaggio nel profondo Sud degli Stati Uniti" (Marietti 1820, 2024) approfondisce il suo capitalismo iper-competitivo, privo di vincoli sindacali e sostenuto da incentivi fiscali, che permette di capire come questo “New South” riesca a sfidare la Rust Belt del Nord, ormai in declino.

Il conflitto è pop

Sotto la superficie del nostro consumo mediatico giornaliero si annidano aspetti geopolitici sconosciuti. Per capirne i meccanismi occorre equipaggiarsi e affrontare la guerra semiotica che va in scena tutti i giorni. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i territori della fiction (nella sua accezione più ampia) non riguardano soltanto il mero intrattenimento di milioni di persone, ma preannunciano costruzioni sociali, frontiere, conflitti: in definitiva, la realtà che ogni giorno abbiamo davanti.

La paura del due

La forza che distrugge e modella i nostri mondi è la guerra civile, oggetto dell'ultimo saggio di Maurizio Lazzarato - Guerra civile mondiale? (DeriveApprodi, 2024). La grande differenza col passato, tuttavia, è evidente. Ai movimenti politici di oggi - a quella molteplicità cui è difficile dare dei confini - manca la forza di interrompere il continuum del potere e innescare processi di accumulazione della forza. Una difficoltà da parte di chi è subalterno di sostenere il proprio antagonismo verso la realtà data, in quanto «presuppone, insolubile, la polarità, l’opposizione, anzi la contrapposizione.»

Non possiamo non dirci antitotalitari

Al di là della visione manichea della storia recente, è opportuno ricordare che la Repubblica è stata frutto soprattutto dell'impegno di chi ha sempre osteggiato qualsiasi deriva antidemocratica. Ecco perché quegli “anticorpi” evocati da Massimo Teodori in "Antitotalitari d'Italia" (Rubbettino, 2023) non solo sarebbe urgente produrre, ma andrebbero interpretati come l’ultimo, disperato tentativo di reimparare una storia che, colpevolmente, abbiamo scelto di ignorare. 

Viviamo già nel mondo di Vladimir Putin

Che piaccia o meno, la visione dell'ultimo Zar di Russia, partorita negli anni Novanta ed eseguita con un meticoloso lavoro durante tutti i Duemila fino ad oggi, è diventata realtà. Il mondo secondo Putin (Castelvecchi, 2024), l'ultimo saggio di Emanuel Pietrobon, ricostruisce storia, ambizioni e motivazioni di uno degli uomini politici più influenti del suo tempo.

La neve e il fuoco della provincia

Una figura come quella di Giorgio Bocca, scomparso il 25 dicembre del 2011, ci ricorda cos’è stato il miglior giornalismo italiano del secolo scorso. L’esperienza partigiana nelle montagne sopra Cuneo, tra le altre cose, gli aveva insegnato di essere fedele alle proprie idee. A noi oggi non rimane che raccoglierne la lezione di assoluta intransigenza nei confronti della realtà.

Rossana Rossanda, l’eretica

Politici, filosofi, artisti: il Novecento visto dagli occhi della scrittrice e fondatrice de Il Manifesto è un mosaico di vite parallele - da Pablo Picasso, passando per Pier Paolo Pasolini, a Simone de Beauvoir - attraverso le quali, quasi come se le altrui esistenze fossero lo specchio con il quale decifrare la propria, arrivare al cuore dell'esperienza comunista, ricostruendo la storia recente d'Italia.

La società sensibilizzata

La cronaca nera è sempre stata episodica, legata alle vicende individuali di casi isolati. Ma da qualche anno questo paradigma ha smesso di funzionare, e il particolare si è fatto generale. Su questo terreno, fertile come non mai, si gioca una partita decisiva dello scontro ideologico. E più delle cause, sono gli effetti ciò di cui dovremmo occuparci.

Una geopolitica a misura d’uomo

Qualche settimana fa Dario Fabbri ci aveva anticipato l’uscita imminente di un compendio degli studi e delle ricerche che ne hanno caratterizzato il lavoro. Geopolitica umana (Gribaudo/Feltrinelli, 2023) capovolge, riassume, illumina ragioni storiche tanto del passato quanto presenti: uno slancio prefigurativo di tutte le contraddizioni del mondo che verrà.

Il ’77 ha ucciso gli intellettuali

La pregiudiziale antintellettuale, così come il disprezzo nei confronti della cultura, affonda le sue radici nell’humus ribellistico e contestatario del Movimento del ’77, il colpo mortale inferto all’ordine gerarchico dell’ancien règime.
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