L’eredità di un democristiano anomalo

Atipico, sensibile al mercato e con spirito europeista, la morte di Filippo Maria Pandolfi priva l’Italia di un protagonista delle istituzioni, a Roma e a Bruxelles, che ha saputo individuare in anticipo i grandi mali che affliggevano (e che affliggono) il Paese.

Un Cancelliere di passaggio

Con un'affluenza alle urne senza precedenti negli ultimi trent'anni, la Germania ha scelto Friedrich Merz come suo nuovo Cancelliere. Ormai quasi settantenne, un'età molto vicina a quella di Konrad Adenauer quando prese le redini del Paese, la parabola di Merz, che non sarà certo paragonabile a quella di suoi illustri predecessori, rischia invece di essere persino più caduca di quanto preventivato.

I mille giri di Mediobanca

Tra privatizzazioni, intrighi e trasformazioni, Mediobanca ha incarnato per decenni l’epicentro delle dinamiche finanziarie italiane. Oggi, con Trieste a fare da ponte tra Roma e Milano, il passato riecheggia mentre nuove forze ridisegnano gli equilibri.

Il modello Friedrich Merz sa già di vecchio

Fiaccata dalle tensioni geopolitiche e da due di recessione economica, la Germania si affaccia alle elezioni federali senza una vera prospettiva di lungo respiro. Alleati riottosi e ricette fallimentari rischiano di vanificare l’avventura di Merz prima del via, mentre incombe la minaccia di Trump. Il futuro rimane così molto incerto per Berlino.

Prospettive di coabitazione

Il disastroso risultato di Emmanuel Macron alle Europee ha provocato lo scioglimento dell'Assemblea Nazionale francese e il conseguente ritorno alle urne. Si preannuncia così un periodo di coabitazione, storicamente occasione per logorare molto più gli uomini e le donne di governo che non la Presidenza della Repubblica. Chi avrà da perdere nei prossimi mesi, dunque, sarà Marine Le Pen, la quale dovrà giocarsi con intelligenza le proprie carte.

Il fratello diverso che non fu mai Re

La vita di Umberto Agnelli è stata un mix tra grandi intuizioni e aspettative deluse. In un clima da fine impero, Umberto Agnelli ebbe modo di dimostrare che la crisi della Fiat non fosse irreversibile e che, con il giusto compromesso tra esperienze manageriali e impegno degli azionisti, sarebbe stato possibile il rilancio di una grande casa automobilistica data per spacciata. Ma il suo arrivo al vertice coincise con la morte, che lo colse nella sua tenuta dopo appena diciotto mesi al Lingotto.

Robert Fico non è l’Arciduca Ferdinando

Una Slovacchia indebolita fa più comodo di una asservita. Il “poeta” Juraj Cintyla non ha così nulla, o quasi, in comune con Gavrilo Princip, ma al contrario si colloca, come il suo Paese, al centro di un mosaico d'interessi contrastanti. La posta è altissima: i futuri equilibri dell'Europa Orientale si decidono oggi.