I data center e noi

È in atto nella sfera globale una metamorfosi fatta di codici binari e di server onniscienti. Spazi vitali si scontrano su un terreno virtuale, ma allo stesso tempo gli effetti di questo conflitto diventano ontologie fisiche. Stiamo parlando dei Data Center, strutture informatiche di vetro e acciaio nelle quali si conservano le conoscenze del mondo di ieri, di oggi e, ancora più importante, di domani.

Problemi di (neuro)coscienza

L’intelligenza artificiale programma il futuro. Le schive neuroscienze disincantano l’uomo. Assieme possono tentare l’impresa della coscienza artificiale. Un tunnel dell’io costruito in laboratorio, misurabile e replicabile, forse capace di soffrire. Ma chi risponderà della sua agonia? Quando l’interruttore accende un’esperienza soggettiva, nasce anche una responsabilità. E se il dolore artificiale è reale, allora lo è anche la colpa. Nessuna macchina, forse, perdona il proprio creatore.

I nuovi primitivi

Il ritorno del "pensiero magico" non è più una remota possibilità: di fronte alle nuove meraviglie della tecnica siamo come i primi uomini dinnanzi alla scoperta del fuoco. L’intelligenza artificiale è la magia del nostro tempo, quel fenomeno a cui tutti guardano e che tutti ammirano senza che nessuno si chieda cosa sia davvero.

Il limite ultimo della tecnica

L’apparato tecnico, anziché risolvere le contraddizioni, spesso le amplifica, le esaspera, proprio perché continua a fondarsi sul presupposto illusorio del divenire. Pretendere di ridurre l’essere ad oggetto della volontà, significa ignorare la natura ontologica del reale, cadere in una contraddizione insanabile, la quale si traduce, sul piano pratico, nel senso di smarrimento e nell’angoscia.

Le guerre post-umane sono già qui

Il mare, con i suoi fondali inconoscibili, è stato a lungo frontiera ignota e terribile. Mentre la terra continua a colorarsi di rosso, il profondo blu marittimo si tinge di spie meccaniche, ed è un’innovazione che parte dalle grandi potenze telluriche. Russia e Cina aggiornano le loro flotte e raccontano la storia di una nuova forma di conflitto fondata sul post-umano, sull’IA integrata, sugli sciami decentralizzati e coordinati.

«La vera differenza strutturale è tra coloro che conoscono e coloro che sono ignoranti». La società del XXI secolo secondo Giuliano Noci

Stiamo regredendo per nasconderci di fronte alla complessità del mondo? O stiamo livellando il piano per l'arrivo delle macchine, che, forse, non saremo in grado di dominare? Per rispondere a queste e ad altre domande abbiamo interpellato Giuliano Noci, Prorettore del Politecnico di Milano, membro del Comitato della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la definizione delle strategie nazionali per l’intelligenza artificiale, ed editorialista de Il Sole 24 ORE.

«Stiamo realizzando la via italiana all’IA». Intervista a Nicola Grandis sulla sua ASC27 e sull’IA Vitruvian

«Vitruvian non è neanche la versione piccola dei modelli altrui, non è il Chat GPT italiano. È un progetto per portare l'IA effettivamente dove serve, cioè nei processi business, di organizzazioni, imprese, pubbliche amministrazioni, però in una modalità e una scala praticabili. Oggi di generative IA nelle aziende quasi non ce n’è. Ecco, Vitruvian e vuole iniziare a posizionare l'Italia anche come un utilizzatore dell'IA.»

La tecnica al bivio fra archeofuturismo e accelerazionismo

Le accuse di tecnofeudalismo per i titani della Silicon Valley mostrano plasticamente come da sempre il possesso delle tecniche garantisca potere e affermazione per le élite che riescono ad appropriarsene. L'egemonia passa dal controllo delle macchine. Il nostro atteggiamento nei loro confronti passa invece dalle interpretazioni che gli accelerazionismi - tanto di destra (Nick Land) che di sinistra (Alex Williams e Nick Srnicek) - ci hanno donato ormai decenni fa. Di fronte ad essi si trova l'archeofuturismo di Guillaume Faye, meno discusso ma altrettanto rilevante.

Nvidia, videogiochi, Dune

Umanità e hardware sono le due componenti fondamentali nella corsa tecnologica del XXI secolo. Alessandro Aresu, nel suo ultimo libro "Geopolitica dell'intelligenza artificiale" (Feltrinelli, 2024), ricostruisce le storie e le lotte intestine di potere degli uomini che stanno rivoluzionando il mondo: videogiocatori incalliti come Musk e spesso megalomani come Palmer Luckey o Peter Thiel, prodotti della stessa ferocissima etica del capitalismo e del sogno americano che ha gemmato le loro aziende.

«Per fortuna la vita è più grande dell’intelligenza e da un certo punto di vista sono le cose a fare noi più che noi a fare le cose». Il senso del romanzo oggi secondo Claudio Gallo

Cani di Carta è la storia di Rodolfo Rodrick, giornalista della Gazzetta di Moralia, il quale scopre che la nuova rete idrica di Bengodi è costruita con materiali altamente cancerogeni. Ma un fatto dev’essere riconosciuto dalla società per esistere, e il governo tace per non indisporre l’Impero alleato di Aurelia dove si producono le tubature. La fonte della notizia è un dirigente della Società Acque Potabili, che poco dopo si uccide. È la prima di una serie di morti sospette che coinvolge chiunque incroci la rivelazione. Per scrivere lo scoop della vita, Rodolfo dovrà sopravvivere alla censura invisibile dei media e al mondo letale dei servizi segreti.

L’io personale e l’ambiente phygital

I problemi di domani, immateriali e intangibili, avranno conseguenze ben visibili. Sotto attacco è la costruzione dell’identità individuale, su cui pesa l'influenza che su di essa esercita l'Intelligenza Artificiale, durante questi tempi definiti dall’iper-digitalità.

«Se un sacco di problemi pratici potrebbero in futuro essere risolti dall’AI, allora quale sarà il nostro ruolo nel mondo?». L’utopia profonda di Nick Bostrom

In un'intervista con Federico Magrin, il filosofo dell’intelligenza artificiale Nick Bostrom parla dell’uscita dalla gabbia accademica e di Deep Utopia - l'ultimo suo saggio uscito lo scorso marzo - dove cerca d'indagare quale sarà la ragione d'essere dell'umano in un mondo dominato dell'AI senza più problemi di carattere pratico.
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