L’ombra di Giuliano Amato

Già ottantacinquenne, la nomina alla Commissione algoritmi culmina una carriera vissuta fra il politico e l’intellettuale, ma sempre troppo tecnica per dargli aspirazioni da statista popolare. Sulle sue spalle si è caricato di responsabilità terribili: per questo ambiva ad un riconoscimento, e invece rimarrà per tutta una vita nell’ombra, mentre il suo ricordo si mescola a rancori mai sopiti. È l'uomo "che ha messo le mani nelle tasche degli italiani", uno stigma che lo ha da tempo consegnato alla storia.