Nato a Livorno, laureato in storia con un indirizzo sul Medio Oriente, ha studiato alla scuola di geopolitica di "Limes", ha collaborato con "L'Osservatore Romano" e le riviste "Domino" e "Pandora". Le sue passioni sono la letteratura e la storia.

Anatomia di due rivoluzioni novecentesche

Lenin e Khomeini furono fra i pochi, nel corso della storia, qualificati per porsi al timone di quelle rivoluzioni che nella spinta delle classi «subalterne» della società trovarono la loro ragion d’essere.

Essere analfabeti oggi

In senso opposto alle forme espressive dell’antica società greca, l’odierna realtà dell’analfabetismo funzionale si crea in un ambiente disabituato al confronto con controparti avverse, inibito delle sue capacità critiche poiché fugge la lettura, cognitivamente attiva, di romanzi, quotidiani e riviste. L’ipersemplificazione con cui ci supporta la tecnologia non viene controbilanciata, affossa la curiosità verso ciò che non si conosce proprio in quanto tutto può essere passivamente conosciuto.

La psicoanalisi e il problema del futuro

Il soggetto nel suo rapporto con il futuro, per sua natura inconoscibile, può tendere a destrutturarsi, cadendo nella labilità psicologica, oppure si mostra per come non è, pur di mantenersi sano. Tuttavia, il futuro, proprio per il suo essere misterico, resta uno spazio contendibile e aperto alle possibilità dell’io di trasformarsi autenticamente. La psicoanalisi, rinnovando il suo vasto apparato teorico, può risultare decisiva per le sfide di domani.

L’atto creativo come cura

L’odierno capitalismo dell’immateriale dissocia l’Io dal mondo, piegandolo a mero esecutore di una prestazione continua. Per Byung-Chul Han i disturbi mentali proliferati da questo stato della contemporaneità sono il burnout, la sindrome da deficit dell’attenzione e iperattività, oltre all’aumento dei casi di depressione. Chi vive per dare una prestazione si esaurisce, si scava dentro pur di mostrarsi, intrattiene un rapporto con gli altri non per crescere e maturare ma per gareggiare, rifugge sé stesso per le opinioni esterne.

La tattica del cane pazzo non pagherà

Tra il fumo dei carri armati e l’eco di antichi rancori, si muovono le pedine di un conflitto senza fine. Il potere si frantuma, la legittimità sfuma; la violenza, ora regolata ora disordinata, disegna confini sfocati. Nelle stanze del potere israeliane, si calcolano mosse e si ignorano cause, mentre il tempo stesso sembra ripiegarsi su guerre già viste, risoluzioni mai arrivate.

La pochezza della cronaca giornalistica

Nel panorama dell’informazione contemporanea, si delinea una netta separazione tra il vortice della cronaca, che cattura l’attenzione con il suo clamore e la sua immediatezza, e la quiete delle riflessioni più profonde, custodite in articoli di riviste culturali. Mentre le notizie effimere si consumano in un attimo, le analisi sostanziali richiedono impegno e volontà da parte del lettore.

Safari Sarajevo

I 1425 giorni dell’assedio di Sarajevo, avvenuto nel cuore degli anni Novanta, furono teatro non solamente di una guerra cruenta, scandita da odi etnici; in quei giorni, come denunciato dal documentario di Milan Zupanič, la barbarie trovò il suo punto culminante quando “turisti” occidentali diedero dimostrazione di quanto la morale umana possa, miserevolmente, regredire allo stadio animale.

Sulla relativizzazione dei libri di storia

La storia e i suoi libri di testo alle scuole superiori presentano una narrazione parziale. Questa narrazione è insufficiente per formare cittadini in grado di affrontare le vicende umane del prossimo futuro. Conoscere la storia degli “altri”, le loro istituzioni e vicende politiche, crea gli anticorpi ai pregiudizi e forma una società aperta al dialogo e al riconoscimento, pronta all’incontro: elementi inaggirabili per un mondo in moto caotico e perpetuo.

Il nuovo controllo psicopolitico

L'importanza del pensiero di Byung-Chul Han è ormai inaggirabile, perché mette al centro l'impatto tecnologico sulle nostre vite e sul mondo che verrà. Questo, nella fase di affermazione dell’A.I., si dimostra linfa imprescindibile ad alimentare il dibattito e le domande sul presente, anarcoide e indomabile, che stiamo vivendo.

Terza via all’italiana

Durante l’alba della Repubblica il grande storico dell’illuminismo Franco Venturi dimostrava che lo Stato italiano poteva fondarsi su una forma politica terza rispetto al liberalismo importato da oltreoceano e al comunismo di matrice sovietica. Sottolineava, inoltre, l’unità inscindibile fra esercizio attivo dalla cultura e militanza politica; tutto il contrario di come la rappresentanza politica è interpretata oggi dalla gran parte dei parlamentari italiani.

Le parole e la psiche

Nell'Italia post-pandemia il rapporto fra il numero di lettori e i crescenti casi di burnout riflette uno stato di benessere complesso e frammentato. Mentre la vendita di libri ha registrato un aumento fra i lettori abituali, la propensione alla lettura è diminuita fra gli occasionali, contribuendo a una polarizzazione culturale ancora da decifrare. Parallelamente, l'aumento dei casi di depressione, specie tra i giovani, evidenzia le sfide esercitate del precariato e della pressione lavorativa.

Fantozzi è morto

I concorsi pubblici somigliano sempre più a un placebo di massa, ovvero un modo per ingraziarsi i precari di domani. La figura dell'impiegato fantozziano non esiste più, esiste solo la volontà dello Stato di tenere mansueta una platea gigantesca, che sta sull'ordine delle decine di migliaia di persone, avendo poco o nulla da offrire.
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