Roma sul filo dell’impossibile

Nessuno dispone di libero arbitrio illimitato. Né i singoli né i popoli. L’idea di scegliere fuori dai vincoli è un mito moderno, quando nella realtà prevalgono il determinismo dei bisogni e della geografia. Di conseguenza le nostre opzioni sono inevitabilmente limitate: le danno il luogo in cui nasciamo e viviamo, le alleanze, le dipendenze materiali. Possiamo scegliere, ma dentro cornici che non scegliamo. Per questo l’Italia cammina sul filo. Il rapporto con Israele e con il Nord Africa obbedisce solamente ai dettami della geografia e dell'istinto di sopravvivenza che, volenti o nolenti, impone linee di condotta molto diverse a quelle a cui siamo abituati.

La creazione della nuova Ucraina

La Ukraine Recovery Conference del 10 e del 11 luglio 2025, svoltasi a Roma mentre il conflitto è ancora in corso, ha riunito 70 Stati, oltre 100 delegazioni governative e più di 2.000 imprese. Ufficialmente dedicata alla ricostruzione del Paese, la conferenza si è di fatto configurata come una piattaforma anticipata di spartizione economica e geopolitica.

Roma è il mondo

Nel cuore di un mondo frammentato, Roma conserva una centralità diplomatica che nasce dall’intreccio tra Stato italiano e Chiesa cattolica: due poteri contigui ma divergenti, la cui storica tensione potrebbe oggi trasformarsi in opportunità di convergenza geopolitica e culturale, restituendo alla città eterna un ruolo di snodo tra identità europee e sfide globali.

Umberto Pizzi

Francesco Latilla e Francesco Subiaco dialogano con il Petronio della Roma Cafonal che ha fotografato l'Italia e gli italiani per cinquant'anni: lo abbiamo raggiunto nella sua casa-archivio tra le campagne di Zagarolo.

Commerzbank non è Rheinmetall

La geopolitica e l’economia legano indissolubilmente Roma e Berlino. Due casi politici recenti – l’accordo di Leonardo con Rheinmetall e la sospesa scalata di Unicredit alla Commerzbank – dimostrano la forma contemporanea di un rapporto politico tanto stretto quanto conflittuale.

Iperluoghi#1

La Sala da Barba Genco frequentata dai “ragazzi” come Gianni Letta

Algeri chiama Mattei

L'elemento caratterizzante delle relazioni italo-algerine è l'equilibrismo fra le ambizioni imperialistiche francesi e la necessità di trovare una "quarta sponda" maghrebina.

La seconda pietra

La morte di Benedetto XVI ha portato alla luce i malumori che regnano fra le mura di Pietro. Dopo il libro di Padre Georg Gänswein ora è il turno del Cardinal Müller.

Futurologia dell’Urbe

Il PNRR per Roma è un’occasione da non perdere.

Riad val bene una messa

L’Arabia Saudita si prepara a strappare Expo 2030 a Roma. La logica è la stessa del Qatar coi mondiali: bene o male purché se ne parli.

La città di nuovo eterna

Da Expo al Giubileo fino al Pnrr. Roma da “ladrona” è diventata “erogatrice”.

Il padre del Green Pass

L’imperatore Decio introdusse il “libellus”, certificato che permetteva di accedere ai luoghi pubblici e al lavoro. Il motivo? Debellare i cristiani
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