Fino a che punto conta il diritto internazionale

Dalla prima referral per il Darfur alla crisi libica del 2011, il dispositivo del Consiglio di Sicurezza verso la Corte Penale Internazionale rivela la trasformazione del diritto in spettacolo: uno strumento politico che estetizza la colpa, legittima la forza e produce immagini più che giustizia. La giurisdizione universale diventa teatro mediatico, simulacro d’un ordine morale incapace di agire, residuo della sovranità liberale post-Guerra Fredda.

I nuovi consumatori di malvagità

La filosofa Lucrezia Ercoli ne "Lo spettacolo del male" (Ponte delle Grazie, 2024) inquadra le contraddizioni della società in cui viviamo indagando il nostro eterno rapporto con il male. Una volta di più, esso rivela la natura prismatica dell’essere umano, diviso tra attrazione e repulsione, identificazione e sete di vendetta. Emblematico è il personaggio di Alex di Arancia meccanica, all’interno del quale coabitano le storture e le conseguenze di una violenza sistemica esercitata ‘a fin di bene’ dal Potere. Violenza che oggi si traduce in controllo delle coscienze e dei comportamenti.

Morgan

Scomodo a prescindere, virtuoso distruttore di un sistema che sfrutta risucchiandone l'essenza, l’ultima rockstar in un'era di finti ribelli. "Le canzoni con ombre sono canzoni luminose perché l’ombra è prodotta dai raggi del sole. L’artista è la parola eroe dentro la parola errore". L'intervista di Francesco Latilla e Francesco Subiaco.

Cinquant’anni di Padrino

La miniserie The Offer sviscera la travagliatissima produzione de Il padrino; l’epitome dell’emigrante siciliano che fonda una dinastia oltreoceano basata sulla famiglia e sull’onore

Lino Capolicchio

“Ancora oggi, dopo tutte le traversie, dopo tutto quel che mi è successo nella vita, se mi chiedi qual è il ricordo più bello… io ti dico: a quattro anni, il cono gelato con la panna e uno spruzzo di amarena”.

“ITsART”…“Salute”

La piattaforma voluta dal ministro Franceschini è nata male e cresciuta peggio, e il nome da starnuto che le hanno dato è l’ultimo dei problemi: poche esclusive, prezzi alti e un’idea di cultura a dir poco manierista

Barbara Alberti

"Mi innamorai di Majakovskij, il grande illuso. Il tema, più che la gelosia, riguardava in realtà il mondo in cui è vissuto il poeta russo; un mondo fatto di utopie, dove i grandi delle avanguardie raggiunsero la massima felicità artistica".

Roberto D’Antonio

"Come vorrei morire? Non sta a me deciderlo, ma a Dio".