I data center e noi

È in atto nella sfera globale una metamorfosi fatta di codici binari e di server onniscienti. Spazi vitali si scontrano su un terreno virtuale, ma allo stesso tempo gli effetti di questo conflitto diventano ontologie fisiche. Stiamo parlando dei Data Center, strutture informatiche di vetro e acciaio nelle quali si conservano le conoscenze del mondo di ieri, di oggi e, ancora più importante, di domani.

L’Impero ottomano in mezzo a noi

La Turchia è nel pieno di una complessa situazione politica e giudiziaria: molteplici arresti sono stati condotti nei confronti dei vertici del principale partito di opposizione, il CHP. Diminuisce la libertà nella nazione anatolica, la presa di Erdoğan si fa stretta nei confronti delle opposizioni e della stampa a lui avversa.

L’Est è il nuovo mondo

Viene riaperto il dialogo riguardante il RIC, meccanismo trilaterale tra Russia-India-Cina ormai inattivo dal 2020. I ministri degli Esteri dei rispettivi paesi, in modo diverso tra loro, esprimono il loro interesse al possibile ritorno di tale formato. In ambito commerciale e politico sarebbe un grande balzo in avanti, ma rimane la criticità nei rapporti bilaterali tra Pechino e Nuova Delhi che, nonostante il miglioramento, sono ancora in uno stato grigio. Le tariffe aggressive di Trump hanno senza dubbio favorito il ritorno di questa opzione, che nelle intenzioni dei tre paesi rappresenterebbe un ulteriore avanzamento per arrivare a costruire un sistema geopolitico multipolare.

Helsinki dopo il gelo

In Finlandia la retorica neutralista è stata ormai superata, al suo posto è aumentata la spesa militare e la sicurezza di frontiera. Sono 1340 i chilometri che delineano il confine russo-finlandese, oggi fondamentale e soprattutto in via di rafforzamento sia da parte finlandese, con investimenti in recinzioni, mine antiuomo, droni e personale; sia da parte di Mosca con la riattivazione di vecchie basi militari dell’era sovietica.

Un’Europa allo stato gassoso

La Commissione Europea ha presentato una roadmap inserita nel più ampio REPowerEU, l’obiettivo dichiarato è porre fine alle importazioni di gas provenienti da Mosca, e ad un’auspicata indipendenza energetica. La realtà è più complessa, i paesi membri sono divisi sulle posizioni di Bruxelles, mentre la Russia consolida accordi con i paesi del BRICS. I cittadini europei sentono il peso del caro bollette e diminuisce anche la competitività industriale.

Breve storia trentennale degli Houthi

La situazione nello Yemen è calda, anzi caldissima. L’Operazione Aspides viene prorogata, e ci sono stati ulteriori attacchi e contrattacchi tra i ribelli Houthi e Israele. La regione rimane affacciata su un crocevia di primaria importanza per l’intero commercio navale internazionale, e quindi tutte le potenze con interessi nella regione sono in allerta. La crisi umanitaria è tragica, e non sembra esserci abbastanza spazio per una risoluzione nel breve termine.

La Polonia decide il proprio futuro

Mentre il Primo Ministro polacco Donald Tusk va a Kiev per incontrare Zelensky, la Polonia si prepara per le elezioni presidenziali del 18 maggio, e sono molte le incognite sull’approccio che verrà adottato dal futuro Capo di Stato che ne uscirà, specialmente in termini di politica estera. Le formazioni storiche si scontrano mentre nuovi attori si aggirano nell’elettorato acquisendo sempre più popolarità, e anche in queste elezioni gli Stati Uniti si trovano tirati in mezzo più o meno indirettamente.

Uno spazio di guerra permanente

Il Kashmir è di nuovo al centro delle tensioni internazionali, si teme una possibile escalation a seguito di un attentato terroristico che ha portato alla morte di almeno 26 turisti a Pahalgam, avvenuto il 22 aprile nella parte indiana della regione. Questa notizia fa eco alle sanguinose guerre indo-pakistane del passato. Una delle maggiori preoccupazioni è che i paesi interessati, ad oggi, possiedono l’atomica, ed entrambi non aderiscono al trattato di non proliferazione nucleare (TNP). La suddetta zona è ricca di risorse naturali ed è strategicamente un avamposto naturale per la supremazia regionale.

Il 2049 si avvicina

Il presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping, visita il sud-est asiatico, mentre Trump si ammorbidisce nei confronti di Taiwan, già appesantita dalle recenti e preoccupanti esercitazioni militari di Pechino. Il viaggio della delegazione cinese guidata dal presidente ha avuto come itinerario paesi come il Vietnam, la Malesia e la Cambogia, cui è stato ricordato che in caso di accordi commerciali con Washington ci saranno ritorsioni. L’ondata di dazi lanciati dalla Casa Bianca e la politica estera isolazionista di Trump favoriscono l’intento di costruire un nuovo asset geopolitico e commerciale in Asia, a conduzione ovviamente pechinese.