Servizi segreti, scelte pubbliche, ragioni opache

Elisabetta Belloni ha rassegnato le sue dimissioni dal Direttorato del DIS, con effetto dal 15 gennaio 2025, in un contesto politico complesso e segnato da dinamiche interne. Nonostante una carriera solida e una gestione di successo in eventi internazionali, le difficoltà emerse nei rapporti con alcune istituzioni governative hanno portato alla decisione di lasciare l’incarico in anticipo. Le sue dimissioni, pur non avendo una causa esplicita, riflettono un equilibrio delicato tra politica, intelligence e gerarchie interne, evidenziando la difficoltà di navigare tra poteri ed interessi diversi.

Leggere lo Spazio tra le righe

Dalle armi all’intelligence, l'Italia si prepara alla crescente sfida nel contesto spaziale e cyber. Contro la minaccia proveniente dai cieli (in particolare in questi giorni si parla molto del pericolo russo) è fondamentale una risposta multidominio per garantire la sicurezza nazionale.

Urge una regia per il risiko bancario

Unicredit che prova a prendersi Banco BPM, Banco BPM in corsa per accaparrarsi Anima, Banca MPS in attesa di convolare a nozze con qualcuno per creare il terzo polo bancario. Eppure, è l’ex Salotto buono della finanza italiana (Mediobanca) il tassello davvero importante nei nuovi equilibri che si stanno formando nel settore bancario italiano. Da Piazzetta Cuccia silenzio tombale, nello stile della tradizione.

L’opzione nucleare italiana

La fissione nucleare sta tornando, la fusione sta avanzando. Il ritorno dell’energia nucleare nel gergo politico italiano è un segno di un cambiamento epocale di sensibilità: pragmatismo, anziché retorica, dinanzi a problemi storici. Dissipatio è stata invitata alla iWeek presieduta da Emanuele Marcianò (ad di Dune) e organizzato da Vento&Associati, per ascoltare gli uomini e le organizzazioni di cui si compone l’ecosistema nucleare italiano.

Luigi Mangione è già meme

L’assassino di Brian Thompson ha infine un volto, un nome e, forse, un movente. Deny, defend, depose: la viralità di tutto l'immaginario a lui connesso lo ha reso immortale nell'iperuranio internettiano. Il meme si conferma l’arma definitiva nell’arena politica dell’iperrealtà contemporanea.

La corsa alle miniere spaziali

La nuova febbre dell'oro si consumerà nello spazio, e la commistione di industria privata con fondi pubblici degli Stati Uniti non sembra oggi avere rivali degni di nota. Forte di investimenti miliardari e tecnologie all'avanguardia, l'estrazione mineraria spaziale potrebbe ridefinire completamente gli equilibri globali delle risorse strategiche, ponendo Washington in una posizione di vantaggio competitivo del tutto nuova. In questo scenario, Elon Musk emerge come figura cardine: tra le sue aziende come SpaceX e la rinnovata influenza politica egli potrebbe essere la chiave di volta per un nuovo predominio senza precedenti nel controllo delle risorse extraterrestri.

Problemi d’apprendimento nell’era digitale

Alcuni lo sospettavano, ma i più hanno sottovalutato il problema: da quando il digitale ha fatto il suo ingresso nei luoghi dell’apprendimento, non è chiaro se abbia portato dei benefici, mentre comincia la conta dei danni.

Cinquant’anni di Lodo Moro

Il colonnello Stefano Giovannone, enigmatico protagonista dell’intelligence italiana, fu al centro della diplomazia parallela negli anni Settanta, incarnando l’ambiguità della politica estera del tempo. Incaricato di gestire il delicato equilibrio tra l’Italia, l’OLP e Israele, Giovannone giocò un ruolo cruciale nel Lodo Moro, un accordo segreto che evitò attentati in Italia. Figura controversa, la sua storia intreccia spionaggio e manovre politiche sotterranee, ed è caratterizzata da tensioni internazionali e compromessi strategici.

La pochezza della cronaca giornalistica

Nel panorama dell’informazione contemporanea, si delinea una netta separazione tra il vortice della cronaca, che cattura l’attenzione con il suo clamore e la sua immediatezza, e la quiete delle riflessioni più profonde, custodite in articoli di riviste culturali. Mentre le notizie effimere si consumano in un attimo, le analisi sostanziali richiedono impegno e volontà da parte del lettore.

Un mondo di talpe

L’Italia e il mondo assomigliano sempre più a un romanzo di Le Carré. Il suo linguaggio, il linguaggio di Dissipatio, è sempre più diffuso tra opinionisti e opinione pubblica. Dal fronte meloniano a quello israelo-iraniano, passando da uno sconosciuto hacker siciliano, il presente è una grande spy story.

Un sistema poco intelligence

Il Ministro della Difesa Guido Crosetto si è trovato coinvolto in una delicata questione legata alle funzioni del Sistema d'informazione per la sicurezza della Repubblica, in particolare l’AISE. Accuse di accessi illegittimi ai dati da parte di un tenente della Guardia di Finanza hanno sollevato dubbi sulle sovrapposizioni tra servizi e polizia giudiziaria, rivelando un clima di sfiducia e confusione che potrebbe compromettere la sicurezza nazionale e la gestione delle informazioni sensibili.

Anatomia di un blackout

In un mondo sempre più interconnesso l'incidente non è frutto del caso. Esperti di sicurezza informatica hanno delineato come i protocolli standard di aggiornamento software, soprattutto per un'entità del calibro di Crowdstrike, dovrebbero teoricamente precludere la possibilità che un singolo aggiornamento possa provocare danni su vasta scala senza essere intercettato da rigorosi test di qualità. Quindi a cosa far ricondurre il blackout che ha paralizzato il mondo lo scorso 16 luglio? Qualche teoria - che riguarda Donald Trump e Israele - comincia già a delinearsi.
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