Tonino Bettanini, cento vite in una

«Diciamo che il mio personaggio, Brando Costa, esaspera quelle che sono effettivamente delle mie propensioni. Io sono sempre stato un servitore leale delle istituzioni e delle persone con cui ho lavorato. Però ho sempre ubbidito a un mio ideale etico di libertà, non intesa come libertà dalla responsabilità, ma di libertà di destino. Sono sempre stato molto capace di dedizione, volta alle persone e alle buone cause, e questo a livello istituzionale può essere visto criticamente.»