Il grande suicidio

Fra gli appartenenti ai corpi di polizia il suicidio è un fenomeno che si riscontra con maggiore frequenza rispetto alla media nazionale. Le cause sono molteplici, molte delle quali fanno riferimento a quella condizione che già Pasolini descriveva sessant'anni fa, in occasione degli scontri alla facoltà di Architettura della Sapienza.

Quel revolver e la fine del mondo

L’ultima parola proiettile del romanzo di Guido Morselli è una sigaretta, l’ultima parola di Dissipatio H.G. è dedicata a un medico, al dottor Karpinsky. Questa parola è “gauloises”. In tasca l’ultimo uomo, il sopravvissuto alla fine del mondo, tiene, per lui, per un medico, un pacchetto di gauloises.

Il bambino che si uccide

In Giappone agghiacciante record di studenti suicidi tra i 6 e i 18 anni. Il dramma è anche italiano. Ogni risposta è insensata, perché il senso passa per l’esperienza del nulla

Romanzo con cocaina

Un testo provocatorio, dissoluto e immorale, caduto nell’oblio e poi divenuto libro di culto a cinquant'anni dalla sua pubblicazione (avvenuta nel lontano 1934). La parabola esistenziale dell’adolescente di Ageev ci offre un quadro realistico della dipendenza da cocaina, negli anni a cavallo tra la prima guerra mondiale e lo scoppio della Rivoluzione d’Ottobre.

Italia paranoica

Siamo morti il giorno in cui abbiamo creduto, anche per un attimo, di essere immortali.

I nuovi dèi: il massacro di Jonestown

Prosegue la nostra rubrica sulle sette e i nuovi movimenti religiosi. In questo approfondimento tratteremo del controverso Tempio del Popolo e del suicidio di massa di Jonestown.

Riflessioni sulla morte di Yukio Mishima

Il saggio di Henry Miller del 1972 analizza il gesto politico massimo dell'intellettuale giapponese Yukio Mishima: quel suicidio tradizionale in diretta televisiva che al contempo denunciava il tramonto dello spirito del Sol Levante e consentiva all'autore di liberarsi dalla prigione della vita, per consegnarsi all'eternità.