La nuova sfida Balcanica

Dalla fine del 2024, la Serbia è attraversata da un’ondata di proteste studentesche che si sono trasformate in un movimento nazionale di opposizione al presidente Aleksandar Vučić e alla sua linea politica. In un contesto segnato da profonde fratture interne, ambizioni europee in stallo, e legami strategici con Russia e Cina, i giovani guidano una mobilitazione senza precedenti.

La Serbia in un limbo geopolitico

Tra i grandi stravolgimenti mondiali è passata un po’ in secondo piano la questione Balcanica. Lo scorso 15 marzo è in andata in scena a Belgrado la più grande protesta della storia del Paese. Ma per quale motivo? Al di là di tifoserie e campanilismi, può realmente cambiare qualcosa?

Un losco affare serbo

Il primo novembre alle ore 11:33 è crollato il tetto della stazione di Novi Sad in Serbia provocando 14 vittime. L’episodio pone nuova attenzione sulla situazione dell’edilizia pubblica serba, sempre più lontana dalle normative europee e sempre più vicina alle mafie. Le proteste di massa che sono seguite all'incidente hanno visto la partecipazione di una fascia trasversale della popolazione, oltre a violenti disordini sedati dalla polizia.

Belgrado si disallinea

Quella che poteva apparire solo come una suggestione da fantapolitica sembra sempre più vicina a realizzarsi. Ai BRICS potrebbe aggiungersi la Serbia: Xi e Vucic vorrebbero lavorare per raggiungere quest'obiettivo in un futuro non troppo distante.

Follia bosniaca, armi serbe

La storia di Gavrilo Princip (e della sua Mlada Bosna) rimane ancora oggi una delle più mistificate.

Cin cin balcanico

Viaggio dentro la Bosnia, dove non si è mai turisti.

Ritorno alla serbosfera

La lezione ucraina, ci riporta inevitabilmente nei Balcani occidentali, dove tutto a questo punto è possibile.

La nuova cortina di ferro

Oggi, nei Balcani, si è spostata la linea di demarcarcazione della guerra fredda tra Stati Uniti e Cina.