Considerazioni sparse sulla République

Senza più ideali "da universalizzare", la teologia politica francese si ritrova sterile, mentre il suo Stato annaspa ricercando nuovi miti. Per uscire da questa spirale (che quantomeno certifica la presenza effettiva di uno Stato) l'unico modo sembra quello di ricercare un diverso criterio di amicizia-inimicizia internazionale, ma ciò non può essere fatto senza minare alla base ciò che resta della teologia politica francese, il mito stesso del laicismo repubblicano, e dunque della stessa statualità.

L’Italia è inadatta alla rivoluzione

Letteratura ed episodi storici aiutano a capire perché, a Roma, una sommossa propriamente detta non c'è mai stata.

Le regole della cellula dormiente

Il vademecum del rivoluzionario di Victor Serge viene ristampato dalla Ibex Edizioni con il titolo "Saper Tacere", arricchito di un saggio di Ugo Mattei sulla “sicurezza digitale”.

«Gli scontenti sono la maggioranza occulta del Paese. Ma non trovano sbocchi e la loro rassegnazione si fa più acida e rancorosa». La realtà sotto la cappa di Marcello Veneziani

Se in passato Marcello Veneziani ha voluto indagare l'impianto che regge modernità, con "Gli Scontenti" dà voce all'umanità frustrata che si muove al suo interno.

Naphta o Settembrini

“La montagna incantata” di Thomas Mann dà voce e corpo all’insanabile conflitto tra umanisti liberali progressisti e nichilisti rivoluzionari reazionari.

La rivoluzione dei declassati 

Jan Wacław Machajski avverte con largo anticipo la nascita dello Stato burocratico, un nuovo Leviatano, una nuova tecnocrazia, dove i “capitalisti del sapere”, benché socialisti, continueranno a svolgere una funzione di dominio sulle masse. GOG Edzioni pubblica "La dittatura dell'intellighenzia".

Il Rivoluzionario selvaggio

Per il giusto fine rivoluzionario tutto è lecito: dissimulazione, spietatezza, tradimento. Storia violenta di Sergej Nečaev e di un testo cupo, pericoloso, fondamentale, “Il catechismo del rivoluzionario”

Perché Malcolm X mette in crisi la sinistra

Restio all’integrazione e convinto della necessità di un ritorno in patria per gli afroamericani, contrario alle marce per la pace e sostenitore di una rivoluzione integrale, Malcolm X è un Sant’Agostino a mano armata o un Che Guevara metropolitano, in ogni caso un’icona inadoperabile a sinistra: non fa comodo neanche al movimento Black Lives Matter, un fenomeno superamericanista che non ha niente a che vedere con il ritorno all’identità di cui parlava Malcolm X

Sogno di una rivoluzione impossibile

Vademecum onirico e sconclusionato per distruggere il sistema, guadagnare il bosco e tornare a credere alle cose prime.

Il sogno della Rivoluzione

Paolo Buchignani ha tracciato nella sua ultima opera un percorso che, dal Risorgimento agli anni di piombo, mostra la fortuna e la longevità della rivoluzione in Italia