«Egli viene da una corrente ideale che ha creduto nella missione della Romania come mediatrice tra Occidente e Oriente». Maurizio Stefanini sulla vita di Vintilă Horia

«È la storia di un esule romeno, di un grande scrittore perseguitato dal totalitarismo comunista, che dopo aver scritto uno dei suoi libri più importanti e decisivi (simbolo della sua dissidenza intellettuale e politica) viene colpito da uno spregevole processo mediatico di disinformazione la cui regia è affidata alla Securitate. Un processo di disinformazione (nelle sue logiche ancora molto attuale) che lo portò ad un progressivo isolamento intellettuale e alla rinuncia di Horia e alla mancata consegna del Premio Goncourt.»