A che punto siamo in Libia

Nel complesso scenario delle relazioni internazionali, le dinamiche di potere si intrecciano con le pressioni mediatiche e accademiche, alimentando una narrazione distorta. La politica estera italiana, vincolata a norme internazionali e alleanze, spesso sacrifica l'interesse nazionale. Il caso libico evidenzia la mancanza di una strategia autonoma, con Roma incapace di difendere i propri interessi vitali, mentre altri attori dominano.

Si diradano le nubi su Ustica

Le rivelazioni di alcuni ex militari in servizio a Solenzara (Corsica) la notte del 27 giugno 1980 confermano l’orientamento giudiziario della Cassazione e la tesi espressa da Giuliano Amato: i caccia francesi, nel tentativo di colpire aerei libici, provocarono – per errore – l’esplosione del DC9 ITAVIA.

In Libia è il caos

La situazione in Libia continua a peggiorare. Le milizie sono sempre più forti e le istituzioni sempre più deboli. La contrapposizione tra le forze in campo risponde a logiche militari piuttosto che politiche e i conflitti tribali lacerano il paese. L’unico a beneficiare da un contesto simile è Abdul Hamid Dbeibeh: il suo potere si fonda sul ruolo divisivo delle milizie.

Il leone del deserto

La futura stabilizzazione della Libia, in un periodo di forti tensioni internazionali, passa attraverso la storia delle relazioni tra Roma e Tripoli.

Riscoprirsi mediterranei

Nonostante l'Algeria e la Libia rappresentino più un'incognita che una sicurezza, l'Italia deve necessariamente guardare al Mediterraneo per garantire la propria sicurezza energetica.

Tripoli val bene una messa

La resa dei conti tra Turchia ed Egitto in Libia.

“Siamo in un momento decisamente critico per la Libia”. La nota di Daniele Ruvinetti

Daniele Ruvinetti, Senior Fellow alla Fondazione Med-Or, ci ricorda che bisogna guardare con maggiore attenzione alla Libia proprio a causa di quanto sta accadendo in Ucraina.

L’uomo che sussurra ai potentissimi

Bernard Henry Lévy è sempre un passo indietro e un passo in avanti rispetto ai Presidenti francesi che si succedono all’Eliseo.

Il visir della letteratura

Industriale libico costretto all’esilio da Gheddafi, legato a Cristina Campo da un folgorante sodalizio intellettuale, Alessandro Spina è tra i grandi scrittori italiani di sempre. Eppure, è scomparso dalle librerie. Come mai? Ha distrutto il mito della Resistenza e dell’impegno partitico…

La politica neo-ottomana nuoce all’Europa

La strategia geopolitica di Erdogan mette a repentaglio gli interessi italiani ed europei. La colpa, però, è la mancanza di una strategia europea equa e condivisa, che ha sfavorito i Paesi meridionali tagliando fuori la Russia dalla partita energetica, e favorito le azioni sconsiderate della Francia e degli Usa per l’eliminazione di Gheddafi.

Ben consigliato e senza pregiudizi

Il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio sta vincendo la sfida contro « l'espertocrazia ».