La Siria al centro delle nuove guerre russo-turche

Mentre gli occhi di tutti sono puntati sull'Ucraina lo scenario siriano diventa fondamentale per la definizione degli equilibri geopolitici.

L’interregno di Dio

Israele, Vaticano e Turchia, tre potenze monoteiste per fede, realiste per temperamento e reazionarie per vocazione, lavorano per la pace in Ucraina, con l’obiettivo di ritagliarsi un ruolo esclusivo di pontieri del nuovo ordine internazionale sino-americano.

L’exit strategy passa dalla Sublime Porta

Il Sultano non è meno pragmatico di Emmanuel Macron e Naftali Bennett, ma ha qualcosa che loro non hanno e che non possono dare allo Zar: le famigerate garanzie di sicurezza

“In Ucraina, Erdoğan dovrà scegliere da che parte stare”. L’analisi di Daniele Santoro

Coordinatore Turchia e mondo turco, per la Rivista italiana di geopolitica "Limes", Daniele Santoro spiega che la strategia di Ankara, in bilico tra Nato e Russia, potrebbe non funzionare più.

Il satellite Italia. L’analisi di Dario Fabbri

Abbiamo parlato con il "coordinatore America" di Limes nonché consigliere scientifico della rivista italiana geopolitica.

ADM: Afghani di Distruzione di Massa

Kabul è caduta, catturata dai Talebani di Hibattulah Akhundzada. Qualcuno piange per il triste evento (i collaboratori dell'Alleanza Atlantica), ma c’è anche chi sorride: la Turchia, ad esempio...

La sfida libanese

La guerra di Israele ai danni dei palestinesi, le divisioni ideologiche fra Hamas e Hezbollah, la diplomazia panislamica del presidente Erdogan. I nuovi equilibri del Medio Oriente.

La dottrina Erdogan

L'unione de "La Patria Blu” (Mavi Vatan) dell’ammiraglio Cem Gürdeniz e “Zero Problemi con i Vicini” dell’ex ministro degli esteri Ahmet Davutoglu. Ecco le direttrici dell'agenda panturca del governo di Ankara.

Il satellite Albania

Il premier albanese Edi Rami è camaleontico: a seconda dell’occasione può essere filoeuropeista, filoturco e mediatore della crisi diplomatica greco-turca. Ne abbiamo parlato con anche con Domenico Letizia, esperto in materia.

Le origini del male

Oggi Vienna, ieri Nizza, domani potrebbe essere ovunque. Sbaglia chi incolpa Erdogan: non è stato lui a creare il terrore, siamo stati noi.

Solo Assad può salvare Erdogan

Il presidente turco, sempre più isolato sul piano internazionale e sempre più vicino ad essere inserito nella black list occidentale, di questo passo, rischia di suicidarsi nell'ultimo santuario di Al Qaeda in Siria. Ora gli resta solo un modo per sopravvivere politicamente: rispettare gli accordi di Astana e fare pace con Assad.

La politica neo-ottomana nuoce all’Europa

La strategia geopolitica di Erdogan mette a repentaglio gli interessi italiani ed europei. La colpa, però, è la mancanza di una strategia europea equa e condivisa, che ha sfavorito i Paesi meridionali tagliando fuori la Russia dalla partita energetica, e favorito le azioni sconsiderate della Francia e degli Usa per l’eliminazione di Gheddafi.
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