OGGETTO: Guerra Russa
DATA: 25 Gennaio 2021
SEZIONE: inEvidenza
La stampa italiana si è concentrata sulla diatriba Putin vs. Naval’nyj. Non esistono soltanto loro. Gennadij Semigin, lo scrittore Zachar Prilepin e Sergej Mironov stanno costruendo un nuovo partito, che punta a governare. Ecco il programma
VIVI NASCOSTO. ENTRA NEL NUCLEO OPERATIVO
Per leggere via mail il Dispaccio in formato PDF
Per ricevere a casa i libri in formato cartaceo della collana editoriale Dissipatio
Per partecipare di persona (o in streaming) agli incontri 'i martedì di Dissipatio'

A leggere i giornali di questi giorni sembra che in Russia non esistano partiti o associazioni di tipo politico: l’intera dinamica politica della Federazione Russa è ridotta alla dialettica interpersonale Putin-Naval’nyj. È interessante notare come non vengano nemmeno citati i rispettivi partiti di appartenenza “Russia unita” e “Il partito del progresso”: evidentemente la maggior parte delle testate giornalistiche nazionali ed europee ritiene questo dato privo di importanza. Se queste formazioni politiche non vengono menzionate neanche in un momento così “croccante”, è perfettamente comprensibile perché l’esistenza del restante panorama politico non sia minimamente presa in considerazione. L’esaltazione di questa lotta, in entrambi i sensi, comporta una visione parziale e quindi alterata della realtà. Il dibattito politico russo non solo esiste, ma è molto ricco e complesso.

Sergej Mironov

Un esempio. Lo scorso mercoledì Gennadij Semigin, lo scrittore Zachar Prilepin e Sergej Mironov, rispettivamente i leader de “I Patrioti della Russia”, “Per la Verità” e “Russia Giusta” hanno annunciato che è stata presa in considerazione la possibilità di unificare tutti questi partiti in un’unica compagine politica che, a detta di Sergej Mironov, sarà molto probabilmente chiamata “Il Partito Socialista. La Russia Giusta- I Patrioti- Per la Verità” o, più brevemente, “La Russia giusta: per la verità”. Questa scelta, confermata il giorno seguente da tutti i leader, è dovuta principalmente a due cause: la comunanza di valori conservatori e patriottici di sinistra (un connubio tipicamente russo) e la possibilità di diventare la seconda forza politica del paese. Nella fattispecie, la base di questa coalizione sarà il partito “La Russia Giusta” e quindi, al momento dell’unificazione, gli altri due partiti cesseranno giuridicamente di esistere. Gennadij Semigin e Zachar Prilepin hanno però affermato che molto probabilmente i nomi “I Patrioti della Russia” e “Per la Verità” verranno utilizzati per indicare tutti quei movimenti e quelle associazioni che costituiscono la base popolare originaria di questi due partiti. È stato inoltre deliberato che il leader di questo nuovo partito sarà Sergej Mironov, mentre Zachar Prilepin e Gennadij Semigin saranno i copresidenti. Tutti e tre saranno candidati alle prossime elezioni parlamentari.

Gennadij Semigin,

Per capire come possano convivere coerentemente patriottismo, conservatorismo e socialismo e quale sia la proposta concreta di queste forze politiche che hanno deciso di unirsi, si possono citare a titolo d’esempio alcuni dei punti portanti del programma del partito politico dello scrittore Zachar Prilepin. Con valori di sinistra non si deve pensare né a bandiere arcobaleno né a risentimenti stalinisti: nell’attuale panorama politico russo vi è la consapevolezza generalizzata secondo la quale, come sostiene Zachar Prilepin, nonostante il potere cerchi di apparire conservatore e alternativo al modello liberale, la Russia si è in realtà completamente abbandonata al capitalismo e al consumismo. L’alternativa non è un ritorno anacronistico ad una ormai impossibile Unione Sovietica, ma l’attualizzazione di politiche sociali più forti e la proposta di valori critici nei confronti del presente, al passo coi tempi. Con patriottismo si deve invece intendere il riconoscimento e l’esaltazione dell’eccentricità di un paese che nella sua storia è sempre stato autonomo e indipendente. Questo partito (così come gli altri) si propone di rappresentare la continuità dell’intera storia russa: “impero russo e Unione Sovietica sono ugualmente importanti”. L’azione politica deve essere infatti finalizzata a un “espansionismo diplomatico, culturale, politico, linguistico e difensivo nei confronti dei propri alleati”. Conviene precisare che queste parole non ammettono l’intenzione di innescare il terzo conflitto mondiale: lo stesso Zachar Prilepin ha più volte apertamente criticato l’avvenuta annessione della Crimea definendo questa scelta di Putin, “che di solito è una persona razionale”, come una sorta di capriccio.

Zachar Prilepin

Per quanto riguarda il conservatorismo, in questo programma politico si legge che la Russia non solo deve recuperare i propri valori tradizionali ma, in un mondo completamente globalizzato e occidentalizzato, deve diventare il vero “baluardo” dei valori conservatori. In primo luogo, la famiglia consiste esclusivamente nell’“unione di uomo e donna”. La verità, si legge nel programma politico, risiede nella base reale dello Stato, cioè nel popolo. Pertanto “Dio esiste” e il tema della religione, in quanto profondamente legato a quello dell’identità nazionale, non deve essere escluso dalla politica. Identità nazionale non significa xenofobia. In questo programma è ribadito a chiare lettere che la civiltà russa è profondamente multietnica, il contributo apportato al suo sviluppo dalle altre culture è assolutamente innegabile. Data l’originalità di questo crogiuolo etnico-culturale, la Russia non deve cedere all’adozione di valori o modelli estranei alla sua storia e deve procedere per il suo cammino. Altri punti riguardano il tema dei confini: la terra è sacra e deve essere difesa ad ogni costo.

Stando alle categorie che animano il dibattito politico e giornalistico nostrano, in tutti questi casi ci troveremmo inevitabilmente di fronte a forme di fascismo più o meno mascherato. Per quanto riguarda i valori di sinistra, dal punto di vista dell’osservatore medio italiano, il fascismo consisterebbe nella presunta vena autoritaria e illiberale di questi valori, mentre il patriottismo potrebbe essere subito bollato come nazionalismo. Il conservatorismo è tout court fascista. Se queste categorie di pensiero mal si adattano all’attuale contesto italiano, a maggior ragione non possono rivelarsi utili ai fini della comprensione di una realtà così difficile e complessa come quella russa.

*Le traduzioni dal russo sono dell’autore dell’articolo. Il programma politico del partito “Per la Verità” più volte citato in questo articolo è disponibile su internet in lingua russa. Le affermazioni di Zachar Prilepin riportate nell’articolo con il virgolettato sono tratte dall’intervista “Polnoe interv’ju Zachara Prilepina/Redakzija/ Ischodniki” disponibile su youtube.

I più letti

Per approfondire

Oriente e Occidente, di nuovo

La guerra delle spie è la risposta italiana di fedeltà alla chiamata "America is back" di Joe Biden. Un maremoto, un terremoto, il segnale inequivocabile del ritorno dello scontro tra Oriente e Occidente.

Trump, Stati Uniti, Anticristo e Armageddon

Pubblichiamo un capitolo tratto dal nuovo libro di Sacha Cepparulo "La Russia allo specchio. Le correnti di pensiero all'ombra del Cremlino" (Idrovolante edizioni, 2025).

Il colpo di coda di Zelensky

Tremila soldati ucraini sono penetrati nella regione di Kursk, in Russia. Dietro questa mossa, da alcuni paragonata all'offensiva delle Ardenne del 1944, secondo molti analisti si nascondono, fra le altre, la volontà di richiamare le truppe russe da altre linee del fronte, oltre a quella d'ottenere una “merce di scambio territoriale” in vista di futuri negoziati. Ma la verità potrebbe celarsi altrove.

Dugin VS Dugin

Lo Zar fa affidamento solo sullo Zar. Per questo non avrà mai bisogno di nessuno.

La dottrina inesistente

Valerij Gerasimov è considerato l'autore della dottrina alla base delle mosse del Cremlino. Ma è una credenza diffusa solo in Occidente.

Gruppo MAGOG