OGGETTO: La controrivoluzione dei corpi
DATA: 05 Marzo 2023
SEZIONE: Società
FORMATO: Visioni
Gli anni del Covid hanno palesato come il potere trovi la sua ragione d'essere nell'egemonizzazione della "verità scientifica".
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Molto spesso si crede ingenuamente che oggi la nostra società sia migliore delle società che l’hanno preceduta, illusi che vi sia una linearità temporale che stabilisca un’evoluzione soprattutto morale e specialmente nel modo di governare l’umanità. Forse sono cambiati alcuni metodi ma il fine è rimasto il medesimo. È ingenuo credere che non vi sia lo stesso intento che ha avuto per duemila anni il potere spirituale, strumentalizzando ciò in cui i popoli credevano per compiere abusi politici, preservando e consolidando un potere forte e alienante, il quale oggi delinea la base della “mutazione antropologica” dei popoli dell’occidente, il potere capitalistico.

In seguito all’esilio in Inghilterra di Voltaire e al suo ritorno da questa esperienza, qualcosa di enorme sarebbe accaduto cambiando per sempre il volto del “vecchio continente”.

“Il libero commercio ha reso gli inglesi liberi, ed ha reso lo stato fiorente”

È proprio da questa base teorica che si formeranno le prime radici che porteranno alle conseguenze della rivoluzione francese. La sua idea di “uomo libero”, ossia svincolato dai precedenti vincoli di una società feudale, è dunque suffragata dal concetto di “libero scambio”, cioè un’economia capitalistica basata sullo scambio “senza scrupoli”. Infatti è noto come la rivoluzione francese non fu una sommossa a trazione popolare, bensì a trazione borghese. La nuova classe privilegiata che, a partire dal XIX secolo, sarà la protagonista della “riplasmazione” dell’intera società.

Questa è stata l’ingenuità di Voltaire che i positivisti hanno poi ereditato, l’aver creduto che si dovesse scindere lo spirito dalla materia per poter giungere ad una tanto anelata “libertà”.

Non a caso questa nuova visione separativa, “progressista”, meccanicistica, e omologata della società si è oggi spinta molto oltre, divenendo un modello da seguire anche nel settore sanitario. Nella nostra medicina tradizionale non è infatti contemplata una terapia risolutiva che si basi su un corretto equilibrio tra evento psichico ed evento fisico scatenante la malattia.

Una divergenza tra “psiche” e “soma” che ci ha resi vittime e allo stesso tempo dipendenti da una medicina ipertecnologica, iperspecializzata e soprattutto “omologata”. Una terapia funzionante all’unanimità, senza che tenga conto delle specificità soggettive che può essere in tal caso una particolare condizione psichica. Questa frattura tra corpo e spirito porta infatti la medicina occidentale odierna ad occuparsi solo della realtà empirica misurabile, escludendo così tutte le capacità più alte dell’uomo come la coscienza e l’intelletto e lasciando al corpo e alla psiche soltanto una sensazione illusoria di aver realmente affrontato la malattia. 

Il tempo del Covid ne è stato un chiaro esempio di come la conoscenza sia inficiata dal principio di autorità e dalla pressione del potere. Tutto può e deve essere comprato e venduto.

La questione Pfizergate e la mancata trasparenza della commissione europea sullo scambio di messaggi tra la Presidente Ursula Von der Leyen e il CEO di Pfizer sulle dosi di vaccino acquistate dall’UE, lasciano presagire non pochi scandali, dato che in seguito è stato deciso da gran parte dei governi europei che il vaccino fosse obbligatorio per decreto del governo, come unico metodo risolutivo e prova di come perfino il corpo è oggetto disponibile allo “scambio senza scrupoli”. 

Immediatamente dopo la notizia dell’arrivo del virus, abbiamo visto i “signori della filantropia” che si sono fatti avanti svolgendo un ruolo di primo piano nella ricerca al vaccino, escludendo a priori altre soluzioni di cui scienziati non allineati discutevano da diversi mesi, come era la cura attraverso il plasma degli immuni, o il grave disinteressamento da parte del governo nell’utilizzo degli anticorpi monoclonali, per curare i malati direttamente da casa. Una cura questa assai meno costosa rispetto ai costi di una vaccinazione di massa e non solo in termini economici, ma anche di salute, che come abbiamo ben capito, si è trattato di un vaccino sperimentale.

È questo ciò che ha fatto il “progresso”, ha creato un mondo in cui persino la scienza è al servizio di interessi economici individuali, ai quali pure l’informazione mainstream, ne è totalmente serva.

Il potere, servendosi dei governi occidentali esecutori, si nasconde sotto la cosiddetta “evidenza scientifica” e mediante questa retorica è riuscito ad imporre un potere che trova la sua ragione d’essere nelle contingenze di matrice sanitaria, che ha avuto come risultato la precarizzazione delle masse, depauperando la classe lavoratrice, distruggendo così tutto ciò che potesse contrastare con la globalizzazione, perché è l’omologazione il sogno più profondo del potere capitalistico.

Fino al momento della rivoluzione in Francia, la questione della rivendicazione del libero pensiero si opponeva al dogmatismo teologico della fede. Da quel momento questa battaglia è combattuta su un terreno diverso, quello del dogma scientifico e di accaparrarsi l’egemonia della cosiddetta “verità scientifica”.

Diceva il filosofo di Rocken: “La scienza moderna non ha come fine l’uomo, bensì quello di eluderlo”.

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