Per Dissipatio cura le "Confessioni" insieme alla fotografa Ludovica Borghesi.

Giovanni Minoli

«Dio e il diavolo si nascondono nei particolari. Essere inflessibili aiuta a tirar fuori il meglio dalle persone, almeno secondo la mia esperienza. Per la qualità del prodotto, ho un controllo assoluto su ogni cosa. Ma sono anche la persona che riconosce il sacrosanto diritto di sbagliare, motivo per cui do sempre una seconda possibilità.»

Ernesto Galli Della Loggia

"I giornali sono uguali tra di loro, troppo spesso noiosi e prevedibili. Non è possibile, ad esempio, che diano così tanto spazio, nelle prime sei o sette pagine, alla politica, solo per il gusto, magari, di fare un favore ad un politico e farselo amico".

Ginevra Bompiani

"Ho amato molto Céline".

Sonia Bergamasco

"Tutti hanno discusso con Bene! Litigai perché lui voleva provocare una crisi; mi chiedeva, durante le prove di uno spettacolo, cose impossibili. Dopo una discussione molto “accesa” me ne andai. Lui, ovviamente, andò su tutte le furie perché gli tolsi il ruolo di decisore. Non ci lasciammo, però, definitivamente, perché di lì a poco dovevo tornare in scena, al teatro Argentina, nel ruolo di Fatina, nella ripresa del suo Pinocchio".

Pier Francesco Pingitore

"Se per cinismo significa rinunciare ai luoghi comuni, allora sono una persona molto cinica. Sui sentimenti fondamentali, non credo di essere un uomo cinico".

Elena Stancanelli

“Non voglio morire, mai. Le cose migliori devono ancora arrivare”

Giulio Anselmi

“Un grave errore è stato quello di aver preso per oro colato la versione dei magistrati negli anni di Mani Pulite. Santificai Di Pietro, che non se lo meritava, e anche Borrelli”

Filippo Ceccarelli

"Mi spaventa sentirmi soggetto, personaggio, macchietta".

Luca Barbareschi

"Se Dio esiste, parla con la musica. La Lacrimosa di Mozart, tanto per dirne una, è un pezzo che ti porta quasi al Paradiso".

Aurelio Picca

"Vivo qui perché ho un territorio enorme come Los Angeles dove perdermi. Una selva di città e cittadelle che si aprono come quinte teatrali. La grande città è una grande prigione. Poi considera che io faccio poca vita mondana. Sono un monaco e pellegrino. Comunque, sì, detesto che i Castelli siano diventati una cartolina turistica da fine settimana".

Natalino Irti

Il potere, come un sovrastare gli altri, non mi ha mai attirato. Non credo, poi, di meritare riverenza. Mi bastano stima e fiducia. La riverenza è nel mio animo, verso i maestri di ogni stagione e l’eredità formativa del passato

Mattia Feltri

"Come vorrei essere ricordato? Uno che nella vita ha fatto tanta fatica, e ha sempre cercato di essere leale".
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