L’escalation incontrollabile

La designazione da parte di Putin del governo ucraino come "terrorista" apre a nuovi scenari operativi e indebolisce le possibilità di negoziato. Parallelamente, gli Stati Uniti, apparentemente in fase di ridimensionamento in Europa, sono in realtà impegnati in una ricalibratura strategica contro la Cina. Il rischio di una crisi di fiducia tra potenze nucleari potrebbe minare l’equilibrio MAD e alimentare dinamiche tutt'altro che desiderabili.

La riconquista del Kursk

L’invasione della regione russa del Kursk da parte delle truppe di Kiev è giunta al termine, dopo quasi un anno di offensiva. Mosca annuncia trionfalmente la ripresa dei territori, e sottolinea il contributo fornito dai soldati nordcoreani, legittimando il ruolo della potenza asiatica nelle dinamiche tattiche-militari del conflitto.

L’eredità sovietica nell’odierna destra russa

Il libro di Sacha Cepparulo, autore italiano di origine сampana che da molto tempo vive a San Pietroburgo, è la prima opera che non mira tanto alla critica fine a sé stessa del clima ideologico stabilitosi in Russia, quanto a realizzare una “cartografia” dello spazio politico di destra, tentando di comprenderlo e di tracciare la genealogia di questo campo.

Trump, Stati Uniti, Anticristo e Armageddon

Pubblichiamo un capitolo tratto dal nuovo libro di Sacha Cepparulo "La Russia allo specchio. Le correnti di pensiero all'ombra del Cremlino" (Idrovolante edizioni, 2025).

Negoziati, pace, dilemmi

La parola "pace" è tornata a far parte del lessico diplomatico internazionale, ma la sospirata pace giusta è improbabile: l’equilibrio sul campo è per Putin decisamente vantaggioso, e l’impegno di Trump ad un ritiro immediato riduce il suo spazio di negoziazione. Difficile che il primo ceda alle lusinghe del secondo, promesse che, soprattutto, potrebbero essere in scadenza a breve.

Il cosmismo che lega Mosca alla California

Dalle utopie di Fëdorov alla geopolitica di Putin, passando per l’ossessione delle big tech per l’immortalità e la conquista dello spazio. Michel Eltchaninoff, nel suo saggio "Lenin ha camminato sulla Luna" (Edizioni E/O, 2022), traccia un filo rosso tra mistica russa, scienza e ideologia, mostrando come il cosmismo abbia influenzato tanto il Cremlino quanto la Silicon Valley.

Il destino comune di Transnistria e Abcasia

Al di là delle contingenti crisi relative all’approvvigionamento energetico, alle esportazioni e al turismo, le province russe si stanno dimostrando incrollabilmente vicine a Mosca. Anche qualora il malcontento dovesse condurle in direzione contraria, difficilmente riusciranno a fare a meno del loro modello di riferimento, con buona pace delle aspirazioni all'indipendenza, enormemente cresciute negli ultimi anni.

Putinomics in chiaroscuro

Sanzioni e previsioni degli esperti davano (e danno) l'economia russa come prossima al collasso. La crescita del 3,6% sarebbe così "drogata" dalla guerra in Ucraina, mentre altri comparti starebbero soffrendo la conversione del Paese alle contingenze belliche. La realtà, però, è molto più complessa, e ci parla di un Paese che potrebbe essere molto più produttivo, ma che allo stesso tempo non soffre di molti dei mali delle economie occidentali.

Ideologia e controllo nella Russia odierna

Dalla caduta dell'Unione Sovietica, il nuovo Stato russo ha posto le sue fondamenta su due basi: l'identità religiosa ortodossa e la multiculturalità del suo popolo. Per mantenere un simile ordine sono richiesti equilibrismi non da poco, e un nemico comune, che, va da sé, si incarna nei valori occidentali.

Sui “conservatori illuminati” russi

In Russia esiste una corrente di pensiero conservatrice, definita "destra critica". Questi "conservatori illuminati" non si identificano con simpatie fasciste o naziste, preferiscono impegnarsi promuovendo una desovietizzazione culturale della coscienza russa, criticando al contempo le derive contemporanee dell'Occidente. La loro visione è pragmatica, antimoderna e lontana da nostalgie, con una consapevolezza delle sfide comuni tra Russia e Occidente.

Caduto il bluff nucleare

Nonostante tutte le minacce - più o meno velate - sembra che Mosca non voglia trasformare una contesa locale in uno scontro davvero globale. È chiaro come non sia questo il livello in cui entrano in gioco le armi nucleari, ma da qui in poi sarà territorio inesplorato della storia e, cadute tutte le altre demarcazioni, la linea che ci separa dalla bomba diventa sempre più una questione d'interpretazione politica.

Un abbaglio chiamato Dottrina Gerasimov

È uno dei più grandi equivoci dell'attualità. È uno dei falsi miti sulla Russia contemporanea più duri a morire. È l'isola che non c'è delle scienze strategiche. È una delle massime espressioni del precario stato di salute della cremlinologia occidentale. Stiamo parlando dell'inesistente dottrina Gerasimov.
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