Il primo 007

La storia di Duško Popov è quella della spia archetipale, capace di affascinare chiunque lo incontrasse, le cui gesta hanno ispirato scrittori di ogni tempo e luogo. Ian Fleming, e non è un caso, su di lui basò le storie della propria creazione più riuscita, l'agente 007. L'autobiografia, pubblicata da Sellerio nel 2018, è il modo migliore per approfondire uno dei grandi personaggi del Novecento.

«Per molti, Prevost mette insieme nel suo pontificato Ratzinger e Bergoglio. Per altri, questi due più Giovanni Paolo II. Però è una valutazione ancora affrettata. È troppo presto per parlare di continuità e discontinuità.» Leone XIV secondo Piero Schiavazzi

«La Chiesa di Prevost credo non cambierà direzione, bensì rallenterà per permettere a tutte le componenti della Chiesa di procedere nella stessa direzione. Però non possiamo parlare di cambiamenti, revisioni o rivoluzioni perché non ci sono né testimonianze né evidenze.»

Fine del sogno universalista

La contemporaneità sta assumendo i tratti di un campo di battaglia dove si fronteggiano concezioni antropologiche e valoriali in aperto contrasto, patrimonio collettivo di diversi popoli e paesi. Per orientarci in questa ennesima tensione fra moderno e antimoderno, viene in soccorso il contributo intellettuale della filosofa francese, membro dell’Academiè des Sciences morales et politiques dell’Institut de France, Chantal Delsol, e del suo ultimo saggio, "Il crepuscolo dell'universale" (Cantagalli, 2025).

Manifesto per il rinascimento della Silicon Valley

C'è aria di corsa allo spazio, gli Stati Uniti aprono cantieri per costruire il più grande apparato di server al mondo. Dietro Project Stargate, l'ingresso dei magnati tecnologici nella politica repubblicana, le massicce sovvenzioni statali allo sviluppo della superintelligenza artificiale, si cela un'escatologia della preservazione che vede nel dominio tecnologico l'ultimo strumento di difesa dell'Occidente. Tutto questo nasce nell'ecosistema cognitivo di Palantir, la creatura di Peter Thiel amministrata da Alexander Karp, che racchiude la sua diagnosi e cura per il torpore americano in "The Technological Republic", un manifesto per un rinascimento della tecnica americana.

Il realismo offensivo di John Mearsheimer

Stretti tra le maglie di una volontà idilliaca di vedere il mondo organizzato secondo legittime aspirazioni di pace, con una tempesta in corso e sempre più avvolgente intorno al ventre molle e pacifico del globo, nessuno degli Stati europei occidentali ha oggi più contezza della tragedia insita nelle relazioni internazionali. In un simile contesto, il realismo offensivo di Mearsheimer sembra disvelare tale spettro. Rendendoci edotti della falla di un sistema per sua natura soggetto agli umani mutamenti. Anarchico, perché privo di una guida globale, che forse mai esisterà.

Il crepuscolo degli officianti

La ristrutturazione della burocrazia americana, l’acquisizione aggressiva degli interstizi culturali messa in moto dalla Tecnodestra sotto la seconda amministrazione Trump detta una linea che il resto della destra globale osserva con attenzione. È il primo contrattacco concreto rivolto contro le élites, ma nel lessico di quest’area le élites non sono quelle comunemente intese. Sono un ceto, la Professional-Managerial Class, il cui consenso culturale sembra destinato inesorabilmente al tramonto.

La lunga agonia del fatto

In un mondo dove anche la verifica è sospetta, la verità non si cerca: si schiera. La realtà smette di essere terreno comune e diventa trofeo conteso, modellata da chi la grida più forte. I fatti, un tempo fondamento della convivenza, oggi si frantumano in bolle autoreferenziali. Non resta che chiedersi: non chi ha ragione, ma chi riesce ancora a far sembrare giusta la propria versione.

Le chiavi del tempo

In un mondo che corre e che si misura in Borsa, in megabyte, in chilometri quadrati, la Chiesa di Roma guarda ad un altro elemento: il tempo. Non è importante che il "nuovo" Papa sia conservatore o progressista, ma che, per usare le parole del Cardinale José Tolentino de Mendonça, continui a percorrere il sentiero della "teologia dell'immaginazione".

Il Vaticano non è l’America

La scomparsa di Papa Francesco riaccende di colpo speculazioni e speranze della destra transatlantica intorno ad un possibile alleato pontificio. Ma il Vaticano segue logiche tutte sue, anche — e soprattutto — in politica.

Le droghe e il destino dell’umanità

A distanza di quasi trent'anni, "Writing on Drugs" di Sadie Plant (ribubblicato nel 2024 da Nero Edizioni come "Scritti sulla/sotto droga") rimane la via migliore per capire come le sostanze stupefacenti abbiano influenzato - e in alcuni casi deciso - la storia dell'uomo.

In morte di Francesco

Come i carismi dello Spirito, così la chiesa disegnata da Francesco è plurale, sinodale, universale, decentrata. Il mondo che si trova dinnanzi al momento della sua chiamata a guidare il popolo cristiano è complesso. Quella che definirà guerra mondiale a pezzi sarà un pensiero fisso: un pontificato votato alla ricerca costante della pace, della costruzione di relazioni sicure, di barriere non escludenti ma protettive, non di muri per allontanare le persone ma scudi eretti contro le bombe.

«La vera differenza strutturale è tra coloro che conoscono e coloro che sono ignoranti». La società del XXI secolo secondo Giuliano Noci

Stiamo regredendo per nasconderci di fronte alla complessità del mondo? O stiamo livellando il piano per l'arrivo delle macchine, che, forse, non saremo in grado di dominare? Per rispondere a queste e ad altre domande abbiamo interpellato Giuliano Noci, Prorettore del Politecnico di Milano, membro del Comitato della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la definizione delle strategie nazionali per l’intelligenza artificiale, ed editorialista de Il Sole 24 ORE.
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